Verso Zara, una patria perduta. È questo il tema di un incontro che si terrà giovedì 24 alle 21 nella sede della Fiab, associazione amici della bicicletta di Verona, in Piazzetta Santo Spirito 13.
Ospiti l’assessore alla Cultura del Comune scaligero Francesca Briani, già presidente della sezione di Verona dell’Anvgd, associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia e Giorgio e Rita Lorini, esuli zaratini da anni residenti nella nostra città. Nel prossimo agosto alcuni ciclisti Fiab iscritti al cicloviaggio “Un mare di storia” pedaleranno da Sarajevo a Zara, attraversando alcune città che raccontano pezzi importanti della storia italiana. Con l’obiettivo di approfondire questa storia e meglio conoscere quei territori e in particolare la città di Zara, si incontreranno per conversare di questi temi con l’avvocato Briani e con i coniugi Lorini, testimoni diretti dell’esodo degli italiani di Istria e Dalmazia. Zara, città di impianto veneziano, vera perla incastonata sulla sponda orientale del Mare Adriatico, rappresenta, per le migliaia di italiani che furono costretti ad abbandonarla, una patria perduta, un luogo della memoria che non è più possibile ritrovare, nemmeno visitando quel che oggi ne resta, dopo i feroci bombardamenti alleati che la distrussero nel 1943. Un triste destino che la accomuna ad altre città e paesi della Dalmazia, dell’Istria e del Quarnaro (Zara, Pola, Fiume, Pirano, Rovigno…).
La guerra, la politica e gli appetiti territoriali hanno giocato pesantemente sulla pelle degli italiani, che si trovarono di fronte ad una scelta terribile: perdere tutto e mantenere la loro italianità o restare “a casa”, in balia di quello che già si prefigurava come un pesante regime, perdendo lingua, costumi e tradizioni; rinunciando cioè alla propria italianità. La storia ci racconta che oltre trecentomila italiani non ebbero dubbi sulla scelta e optarono per l’esodo. L’incontro è aperto a tutti.
L’Arena, 22 maggio 2018