Scritto da Christiana Babic
FIUME – «La posizione geografica, le risorse del territorio, l’infrastruttura che, detto per inciso non sarà mai oggetto di processi di privatizzazione, e il patrimonio industriale, quello già esistente, ma anche quello che auspico venga realizzato in futuro sono i benefit sui quali poggia l’eccellenza dell’area litoraneo-montana, e in modo particolare di Fiume. Si tratta di un patrimonio che consente di guardare con ottimismo al futuro perché consente la pianificazione di uno sviluppo economico a tutto tondo». Così il candidato presidenziale Nadan Vidoševi?, che ieri ha fatto tappa a Fiume, Abbazia e Jelenje accompagnato dai vertici dell’Alleanza litorneo-montana, la formazione politica regionalista che ieri ha formalizzato il sostegno alla sua candidatura.
«La Croazia in generale, e di conseguenza anche questa regione, puntano molto sul turismo. È giusto che sia così perché si tratta di un ramo dell’economia che produce ricchezza, e quindi non solo non va ignorato, bensì va valorizzato e sostenuto, ma non possiamo pensare che ci sarà un rilancio dell’economia se non investiremo anche nel comparto industriale, un comparto versatile che produce ricchezza, che non è in contrasto con la strategia turistica (le città più visitate nel mondo sono i centri industriali e le città d’arte), e che già nel passato ha fatto di Fiume una città importante per tutta l’Europa centrale. Credo che in questo senso non sia cambiato molto, credo che Fiume ancor’oggi abbia una dimensione e un’importanza che va ben oltre i confini e che gioca tutta a favore del suo sviluppo e della sua crescita – ha detto Vidoševi? –. Una crescita che significa benessere e standard di vita migliore per i cittadini, basti pensare alle ricadute sull’occupazione, ricadute che non possiamo ignorare sapendo che soltanto nei primi nove mesi dell’anno a perdere il posto di lavoro sono state ben 49mila persone».
E invitando a impostare una nuova strategia economica nazionale «chiara e concisa e operativa» Vidoševi? non poteva non soffermarsi sulla cantieristica: un comparto che ha dato al Paese «il suo unico prodotto esportabile in tutto il mondo». «La richiesta dell’UE non impone la vendita, impone di ripensare l’attuale modello di sovvenzionamento del comparto. Del resto – ha sottolineato –, non possiamo pensare che in un momento di crisi sia possibile trovare un acquirente seriamente interessato». Ma la campagna elettorale non è fatta soltanto di temi economici. E così, spiegato in brevi linee il programma ai giornalisti Vidoševi? si è recato in centro a incontrare i cittadini, a sentire le loro opinioni a farsi raccontare le aspettative. E in una città multiculturale come Fiume non poteva mancare l’incontro con i rappresentanti delle minoranze nazionali. Un incontro molto gradito ai rappresentanti delle etnie che fanno parte del Coordinamento dei consigli delle minoranze della Città di Fiume, che hanno sottolineato: «Lei è il primo candidato presidenziale che ha espresso il desiderio di incontrarci e di sentire quelli che sono i nostri problemi». «Quello che conta non è né il numero né l’influenza, bensì l’attività fatta; e voi – ha spiegato Vidoševi? –, con la vostra presenza, con il vostro impegno a favore della multiculturalità e della tolleranza fate di Fiume un modello che tutta la Croazia dovrebbe prendere ad esempio».
Fonte: «La Voce del Popolo», 18/11/09.