La ricorrenza del 25 Aprile dovrebbe rappresentare un momento di condivisione per la comunità nazionale e invece negli ultimi anni ha acquisito spesso venature politiche ed è stato strumentalizzato per interessi di parte che poca attinenza hanno con la Liberazione d’Italia.
L’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia comprende pertanto le motivazioni che hanno portato la Comunità ebraica di Roma ad organizzare una sua celebrazione autonoma rispetto al corteo ufficiale che avrà luogo nella capitale martedì prossimo ed al quale non prenderanno parte i rappresentanti della Brigata Ebraica, che partecipò alla guerra di Liberazione nei ranghi dell’esercito britannico. Essa, infatti, in passato è stata fatta oggetto di offese e provocazioni da parte di manifestanti filopalestinesi ed antisionisti, i quali, avulsi allo spirito di unità delle forze democratiche e patriottiche che dovrebbe contraddistinguere tale Festa civile, inseriscono questioni di politica internazionale che nulla hanno a che vedere con questa giornata. Tali provocatori godono tuttavia dell’immunità e della benevolenza da parte di alcuni organizzatori, sicché la loro presenza è accettata e non si fa nulla per tutelare coloro i quali rappresentano combattenti che si sacrificarono nella lotta contro il nazifascismo.
La comunità giuliano-dalmata di Roma e d’Italia, vittima di persecuzioni, deportazioni, stragi e violenze nel corso della Seconda guerra mondiale a opera dei nazionalcomunisti di Tito, è particolarmente sensibile nei confronti di quanto subito dagli ebrei durante quel terribile conflitto per opera nazista ed esprime pertanto la sua vicinanza nei confronti della Comunità ebraica di Roma e della Brigata Ebraica
Donatella Schürzel, Vicepresidente nazionale e Presidente del Comitato provinciale di Roma dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, 23 aprile 2017