Era il 18 Agosto 1946, quando un ordigno uccise donne, bambini, uomini sulla spiaggia di Vergarolla per trascorrere una giornata di spensieratezza. Una delle tante pagine di storia del Confine Orientale ancora avvolte dall’oscurità.
“La città e gli esuli ricordano” è la scritta che porta la corona lanciata nelle acque antistanti la spiaggia di Vergarolla, questa mattina venerdì 18 Agosto.
Pola, con la presenza di tante autorità tra cui il Sindaco Filip Zoricic, ha ricordato la strage avvenuta il 18 Agosto 1946, che provocò la morte di 65 persone. Quel giorno, in occasione di una gara di nuoto, bambini, donne, uomini si ritrovarono per trascorrere una giornata di spensieratezza, ma il flagore di un ordigno stroncò quell’aria di festa.
Tante cose sono state dette sulla strage della spiaggia di Vergarolla ma una cosa è certa fu il primo il primo atto terroristico della storia della Repubblica Italiana. Sulla spiaggia di Vergarolla a Pola persero la vita persone innocenti, fu uno degli atti più sanguinosi della storia italiana.
Un evento che spinse gli italiani a decidere per l’esodo. Abbandonare le proprie case, gli affetti, i luoghi cari. Una tragedia ancora oggi che tarda e fatica a rimanere nella memoria collettiva, una pagina di storia che fa comprendere l’odio nei confronti degli italiani e quanti tragici episodi le terre del Confine Orientale furono testimoni.
Una pagina di storia che tarda ad essere scritta avvolta ancora oggi dopo 77 anni da ombre e interrogativi sui veri mandanti.
Ricordare non è solo un dovere ma serve per combattere l’oblio e l’indifferenza.
Ricordare la strage di Vergarolla è come tenere costantemente accesa la fiamma della memoria su una tragedia che rappresenta una delle tante pagine buie e tristi della storia delle terre del confine orientale.
Donatella Salambat
Fonte: Alpi Media Group – 18/08/2023