Scritto da Cdm – Arcipelago Adriatico, 24/11/10
Per decenni tutto sembra deciso, inattaccabile, blindato e poi… i tempi cambiano e si ricomincia… Inizia così, fresco di stampa il libro Un anno in Istria di Rosanna Turcinovich Giuricin, edizioni Mgs Press Trieste, che ci porta un condensato di storia, tradizioni, gastronomia, prodotti tipici, ricette e curiosità di un mondo dove il turismo estivo mordi e fuggi – grazie soprattutto al savoir faire delle genti istriane – si è strasformato in un rapporto costante, ideale in ogni stagione dell’anno. Asparagi selvatici in primavera, minestre de bobici in estate, tartufo in autunno e d’inverno il sapore intenso della carne affumicata, ma anche delicato della sogliola. Nel 1996 della stessa autrice è stato pubblicato il volume “Mangiamoci l’Istria” (in collaborazione con Stefano De Franceschi) che ci presentava 17 itinerari enogastronomici alla ricerca dei prodotti tipici che diventavano testimoni di un processo che muoveva i primi passi e che puntava al recupero delle attività tradizionali.
Negli ultimi quattordici anni le cose sono cambiate e la crescita ha interessato tutta la penisola, coinvolgendo anche l’Istria interna, da sempre dimenticata. Oggi l’Istria è meta di un turismo moderno e curioso che vuole respirare anche storia e cultura. L’estate è solo una parentesi, certo importante, ma non l’unico momento per andare ad esplorare una realtà in grado di offrire emozioni autentiche. L’autrice l’ha fatto alla ricerca delle novità, che in queste pagine vi propone, registrando la legittima soddisfazione di vedere consolidate realtà che quattordici anni fa si presentavano timidamente sulla scena dell’offerta gastronomica e turistica locale e che oggi sono dei centri d’eccellenza nell’offerta di prodotti di qualità: dal vino all’olio, dal tartufo al pesce e a tutto ciò che contribuisce a far conoscere attraverso profumi e sapori la terra istriana.