Scritto da «Il Piccolo», 02/07/09
Mancati risarcimenti e restituzioni rappresentano le vere e perduranti ingiustizie patite dagli esuli, con la piena e grave responsabilità dell’Italia. È il concetto espresso dal presidente dell’Unione degli istriani, Massimiliano Lacota, nel corso dell’assemblea degli iscritti. Il tema era di rendere pubblici i risultati degli incontri del 5 febbraio scorso, quando il sottosegretario Gianni Letta aveva inaugurato il nuovo tavolo di confronto con le associazioni degli esuli. Lacota ha assicurato che l’Unione degli Istriani «non intende più perseguire in quella politica della diplomazia segreta, che non aveva permesso agli esuli di conoscere gli accordi che nei palazzi romani venivano raggiunti, sempre a danno della nostra gente.
Il tempo delle secretazioni – sottolinea – non ha portato riparazioni a favore di chi è stato derubato di tutto da Tito con l’assenso dell’Italia e dei suoi governi». Lacota ha poi confermato che pochi giorni fa l’Unione è riuscita a dimostrare alle autorità di Bruxelles che in tanti paesi dell’ex area comunista nessun avvocato ha mai seguito gli interessi dei singoli esuli. «Le evidenze ci hanno dato invece ragione. La novità sta in un nuovo disegno di legge – spiega Lacota – per il definitivo risarcimento, con un sistema innovativo, che prevede l’emissione di obbligazioni con l’interesse del 2 per cento, scontabili nelle banche e a disposizione degli aventi diritto».