Turismo, le ragioni all’ottimismo non mancano

Scritto da «La Voce del Popolo», 14/08/09

In termini di arrivi turistici i primi due week-end di agosto hanno superato le cifre da record registrate dodici mesi fa e, quindi, appare lecito covare ottimismo circa un recupero in termini di andamento della stagione turistica 2000 definita da molti strategica per la tenuta delle finanze statali. Dal comparto si attendono, infatti 7 miliardi di euro necessari per non far precipitare ulteriormente in rosso l’erario, già messo a dura prova dei venti di crisi che da diversi mesi spazzano l’economia globale.

Vista però la flessione registrata nei primi sette mesi dell’anno – un meno tre p.c. per quanto riguarda i pernottamenti e un meno cinque per cento di arrivi –, il presidente dell’Associazione croata delle agenzie di viaggio, Boris Žgomba, ha invitato a non dar troppo peso ai buoni risoltati registrati nei scorsi fine settimana. «Le incognite da considerare sono molte – ha detto –. Basta un’ondata di maltempo perché i risultati non siano quelli sperati». L’invito è, dunque, alla prudenza soprattutto per i comparti che in questo clima di recessione registrano le maggiori difficoltà come, ad esempio, quello alberghiero che risente ben più dei campeggi e degli affittacamere privati la tendenza al risparmio. Una tendenza confermata dal monitoraggio della rete delle agenzie di viaggio italiane, aderenti a Confindustria Assotravel. Secondo i dati emersi il numero degli italiani in vacanza per la settimana di Ferragosto è in calo del 15 p.c., mentre la spesa dedicata ai viaggi è stata tagliata ben del 20 p.c. «L’amore degli italiani per la vacanza – hanno commentato dall’associazione delle agenzie di viaggio – resta, ovviamente, confermato, ma questo non basta a raddrizzare la stagione estiva che cade in piena depressione economica (al di là del fatto se siamo nella fase ascendente o discendente)».

Nello specifico del monitoraggio, il mare resta la vacanza più richiesta e per quanto riguarda i viaggi all’estero Grecia, Spagna, Croazia, Tunisia ed Egitto emergono per numeri e per ampiezza dell’offerta assorbendo una fetta consistente: circa il 40 p.c. degli italiani che si recano fuori dai confini nazionali in questo periodo. Parlando di budget anche dal questo monitoraggio emerge che quello dedicato alle ferie si restringe. L’anno scorso, nel periodo di Ferragosto, il pacchetto medio in agenzia era sui 900 euro che sono scesi, quest’anno, a circa 700. La flessione complessiva del mercato, spiega Assotravel, si spalma su tutte le destinazioni con alcune accentuazioni. E con qualche eccezione: appare invariato, infatti, il «segmento lusso», che però con il proprio contributo, che sembra indifferente alla crisi, non riesce a raddrizzare una stagione negativa, che ha il solo merito di essere meno in flessione di altri comparti produttivi. Da sottolineare, quindi, che le ragioni all’ottimismo citate in apertura ad agosto ci sono. Riguardano il numero delle persone in partenza per le vacanza ma non anche il valore dei pacchetti acquistati e dunque l’utile che possono attendersi gli operatori. La sirena che convince gli indecisi è proprio il calo di prezzi. (chb)