Ha resistito solamente 48 ore la tabella apposta in questi giorni in Piazza Tito a Capodistria che riporta l’antico nome della principale piazza capodistriana, Piazza del Duomo.
Si trattava in effetti della prima di ventisette tabelle che saranno apposte in vari punti del nucleo storico di Capodistria e recanti antichi odonimi di vie, piazze, piazzette o calli. La nuova tabella è stata svitata da ignoti ed è stata fatta sparire. Ora la questione è in mano alla polizia che sta fra l’altro esaminando le registrazioni delle telecamere di videosorveglianza dell’Armeria-Foresteria, sede del rettorato dell’Università, una delle quali è situtata pochi centimetri sopra le tabelle in questione. L’inqualificabile fatto ha suscitato lo sdegno della Comunità Italiana di Capodistria e della CAN in particolare dopo la violenta campagna scatenata sui social-forum da un articolo di un noto sito internet che ha forse mal interpretato l’iniziativa bollandola come provocazione. Commenti velenosi e gravi offese su base nazionale hanno fatto infatti seguito alle affermazioni dello sconclusionato articolo. E’ forse importate ricordare che il progetto è frutto del lavoro triennale della commissione comunale per la toponomastica, nella sua nuova formazione, che era stata istituita dal sindaco di Capodistria, Boris Popovi?, su suggerimento del consigliere comunale per la Comunità Nazionale Italiana, Damian Fischer (nominato presidente della commissione), e grazie all’appoggio del vice-sindaco Alberto Scheriani. Della commissione hanno fatto parte Alberto Cernaz, Ivan Markovi?, Suzana Todorovi? e Roberta Vincoletto. Uno degli obiettivi principali era quello di individuare gli odonimi storici del territorio comunale e di preparare delle proposte riguardanti le iscrizioni aggiuntive subordinate a quelle ufficiali.
CAN Capodistria, 4 dicembre 2017