Organizzatori, relatori e partecipanti hanno unanimemente considerato un successo la seconda edizione della Scuola estiva di Storia del confine orientale italiano per docenti che si è svolta anche quest’anno presso il Vittoriale.
Si tratta di un evento promosso dalla Direzione generale per gli ordinamenti scolastici, la valutazione e l’internazionalizzazione del sistema nazionale di istruzione e realizzato dal Tavolo di Lavoro Ministero dell’Istruzione – Associazioni degli Esuli istriani, fiumani e dalmati, di cui fa parte anche Coordinamento Adriatico APS.
La giornata di apertura dei lavori è iniziata con i saluti istituzionali di Giordano Bruno Guerri – Presidente della Fondazione Il Vittoriale degli Italiani, Augusta Celada – Direttore Generale Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia, Stefano Bruno Galli – Assessore all’Autonomia e alla Cultura Regione Lombardia, Giovanni Francesco Malanchini – Consiglio Regionale Lombardia e Giuseppe de Vergottini – Presidente FederEsuli.
Le prime due relazioni sono state Il Confine orientale tra i nodi irrisolti del Novecento e il futuro europeo – Prof. Davide Rossi ed Il primo dopoguerra e i rapporti italo-jugoslavi – Prof. Marco Cuzzi, con la moderazione di Caterina Spezzano, vera e propria dea ex machina della Scuola.
Insegnare una storia di frontiera: questioni di metodo – Prof. Raoul Pupo e Adriatico orientale e Risorgimento – Prof.ssa Ester Capuzzo sono state le due relazioni che hanno caratterizzato la mattinata di martedì 12 luglio, mentre nel pomeriggio hanno avuto inizio le attività di laboratorio.
Particolarmente apprezzati sono stati gli interventi della terza giornata: Le stragi degli Italiani della Venezia Giulia – Prof. Gianni Oliva, Guerra e ideologia nella prima metà del ‘900 – Prof. Giuseppe Parlato ed Il Confine orientale come occasione pedagogica – Prof. Roberto Spazzali.
Nel corso della quarta giornata, la problematica dell’esodo giuliano-dalmata è stata presentata specularmente alla questione dei “rimasti”, fornendo nuovi spunti e suggestioni. Si segnalano i contributi I Centri raccolta profughi giuliano-dalmati in Italia. L’Esodo come conseguenza e come fenomeno sociale sui territori – Dott. Marino Micich, Storia e realtà dei “Rimasti” dopo l’Esodo – Prof.ssa Donatella Schürzel e La basilare importanza di una visione politica –Gen. Vincenzo Camporini, il quale ha portato all’attenzione del pubblico problemi di attualità.
Nell’ultima giornata ci sono state le conclusioni del Dott. Stefano Versari – Capo Dipartimento Istruzione e Formazione – Ministero dell’Istruzione, la relazione del Dott. Fausto Biloslavo – Reportage di guerra in Jugoslavia e la comunicazione di Rodolfo Ziberna – Sindaco di Gorizia – Nova Gorica e Gorizia Capitale Europea della Cultura 2025. Si sono, infine, svolte la presentazione dei laboratori dei docenti e sono state tracciate le prospettive didattiche conclusive.