Scritto da ANVGD
Era il 1996 quando Datamedia, per conto del Tg2 Dossier, diffondeva il suo sondaggio fra gli italiani sulla conoscenza della parola Foibe. Poi venne l’istituzione del Giorno del Ricordo e il sondaggio gestito da Ferrari Nasi & Grisantelli per conto della ANVGD. E poi ancora il sondaggio di quest’anno dell’Istituto Alan Normann, voluto dal CDM di Trieste e dai Comitati ANVGD di Trieste e Gorizia. Ebbene, al di là dei singoli risultati, è giunto il momento di fare un confronto, ovvero di verificare se nel corso di questi 13 anni qualcosa è cambiato. Il dato più evidente è anche il più confortante: in questi ultimi anni 14 milioni di italiani sono passati dalla ignoranza più totale del significato della parola Foibe ad una presa di coscienza reale e concreta su una realtà storica così dolorosa per la nostra comunità nazionale.
I meriti di questo percorso culturale vanno sicuramente ascritti a più soggetti: la legge istitutiva del Giorno del Ricordo, la fiction Rai sulle Foibe, le associazioni degli Esuli che svolgono le loro attività divulgative grazie ai finanziamenti di una normativa ad hoc, le leggi regionali di sostegno alla conservazione culturale, la vitalità della ANVGD che su tutto il territorio nazionale riesce ad accreditarsi nel tessuto sociale con grande considerazione. Pur essendo -tutto ciò- motivo di soddisfazione, appare comunque chiaro che il cammino è ancora lungo e l’impegno dovrà essere faticoso e costante per arrivare ad una condivisione veramente completa di queste vicende. É questo uno dei motivi cardine affinché le associazioni degli Esuli continuino senza sosta le loro molteplici attività su tutti i fronti.
Fonte: Sede nazionale ANVGD, 18/06/09.