Simona Mameli – L’iniziativa adriatico-ionica (IAI)-The adriatic-ionian initiative

martedì 19 gennaio 2010

L’INIZIATIVA ADRIATICO-IONICA (IAI)
Simona Mameli*

Storia
L’Iniziativa Adriatico-Ionica (IAI) è stata avviata con una Conferenza sullo Sviluppo e la Sicurezza nel Mare Adriatico e nello Ionio tenutasi ad Ancona il 19-20 maggio 2000, cui hanno partecipato i Capi di Governo e i Ministri degli Esteri di sei Paesi rivieraschi (Albania, Bosnia-Erzegovina, Croazia, Grecia, Italia e Slovenia). Al termine della Conferenza, i Ministri degli Esteri, alla presenza della Commissione Europea, hanno firmato la “Dichiarazione di Ancona”, che afferma l’importanza della cooperazione regionale quale strumento di promozione della stabilità economica e politica, condizioni necessarie per il processo di integrazione europea. Ai sei membri originari si è aggiunta l’unione di Serbia-Montenegro nel 2002. In seguito alla scissione della federazione, nel 2006, entrambi gli Stati hanno mantenuto la membership nell’Iniziativa, attualmente costituita quindi da otto Paesi.

Obiettivi
Con l’istituzione della IAI si era voluta rafforzare la cooperazione regionale tra le due sponde adriatiche al fine di promuovere soluzioni concordate per problemi comuni, relativi sopratutto alla sicurezza e stabilità della regione ma anche alla protezione ambientale del bacino adriatico-ionico. Otto anni dopo, il quadro geopolitico in cui opera l’Iniziativa Adriatico Ionica è profondamente mutato. In particolare, la Slovenia è diventata membro dell’Unione Europea nel 2004, e anche gli altri Paesi IAI del versante orientale (Albania, Bosnia ed Erzegovina, Croazia, Montenegro e Serbia), pur con tempi e modalità differenti, hanno avviato un percorso di avvicinamento alle istituzioni comunitarie nel quadro del Processo di Stabilizzazione e Associazione e in vista di una definitiva integrazione nell’UE. Tuttavia, le ragioni che hanno determinato l’istituzione della IAI hanno mantenuto se non accresciuto la loro validità nel corso degli anni. A causa dell’accresciuta interdipendenza tra gli Stati insita nei processi di globalizzazione, la soluzione concertata dei problemi che riguardano la regione adriatica richiede un ulteriore livello di cooperazione, non solo tra i Paesi della regione ma anche tra iniziative regionali. La cooperazione ha pertanto assunto nuove forme, non ultima quella del partenariato tra attori locali.

Struttura
L’Organo decisionale dell’Iniziativa Adriatico Ionica è il Consiglio dei Ministri degli Esteri (Consiglio Adriatico-Ionico), la cui agenda viene elaborata nel corso degli incontri periodici tra i Senior Officials, che si tengono tre volte l’anno. La Presidenza ruota annualmente secondo un criterio alfabetico e l’avvicendamento avviene generalmente tra i mesi di maggio e giugno. L’Italia è succeduta alla Grecia il 1° giugno 2009 e concluderà il proprio anno di presidenza nel maggio 2010, quando l’incarico verrà assunto dal Montenegro. Nel giugno 2008, grazie all’appoggio della Regione Marche, è stato inaugurato ad Ancona un Segretariato Permanente dell’Iniziativa. Scopo del Segretariato è quello di garantire la continuità nel passaggio tra due presidenze e di dare all’Iniziativa un taglio “project oriented”, operando come catalizzatore di proposte da parte dei Paesi membri. L’Iniziativa Adriatico-Ionica ha rapporti con molte altre organizzazioni e iniziative regionali che operano nel Sud-Est Europa, in particolare con l’Iniziativa Centro-Europea (InCE), con il Consiglio di Cooperazione Regionale (RCC) e il Processo di Cooperazione per il Sud Est Europa (SEECP), con la Cooperazione Economica del Mar Nero (BSEC) e con il processo di cooperazione del Danubio (DCP). Il Segretariato Permanente IAI ha avviato una cooperazione con i fora Adriatico-Ionici che già operano nella regione: il Forum delle Camere di Commercio e quello delle Città dell’Adriatico e dello Ionio e UniAdrion. Sono previsti incontri periodici di coordinamento con i suddetti organismi. La IAI opera in diverse aree della cooperazione regionale, anche attraverso riunioni periodiche (round tables) cui partecipano esperti dei vari settori provenienti da tutti i Paesi membri. Attualmente, i settori di principale interesse sono:
1. Piccole e medie imprese
Un “Protocollo di Cooperazione che istituisce una rete di servizi a sostegno delle PMI nel quadro dell’Iniziativa Adriatico Ionica” è stato firmato nel marzo 2003 sotto la presidenza di turno italiana. Il Protocollo evidenziava la necessità di una più stretta cooperazione tra Distretti industriali che condividono le stesse difficoltà nel proiettarsi in maniera competitiva sui mercati internazionali europeo e globale. Nell’ambito dell’attuale presidenza Italiana (2009-2010) un nuovo Memorandum di Intesa sarà firmato (v. infra, par. “Presidenza Italiana 2009-2010”).
2. Turismo, cultura e cooperazione inter-universitaria
La cooperazione in ambito turistico si avvale di un approccio multi-settoriale finalizzato allo sviluppo di una economia del turismo sostenibile, attraverso l’elaborazione di prodotti congiunti che consentano di valorizzare le destinazioni meno frequentate decongestionando al tempo stesso i luoghi tradizionalmente di eccessiva affluenza. In tale ottica, sono stati realizzati degli studi di fattibilità (ad es., quelli condotti sotto il progetto denominato “Adriatic Ionian Seas of Europe”). Nel 2005, il Consiglio Adriatico-Ionico ha adottato una Dichiarazione sulla cooperazione nel settore turistico, mentre un Protocollo sullo Sviluppo del Turismo nel Bacino Adriatico-Ionico sarà finalizzato sotto l’attuale presidenza Italiana della IAI (v. infra, par. “Presidenza Italiana 2009-2010”). La tutela del patrimonio culturale e ambientale dei Paesi membri è il principale obiettivo della Cooperazione culturale e scientifica in ambito IAI, che ha sviluppato negli anni un particolare interesse nel campo della ricerca archeologica subacquea nel bacino. Per quanto riguarda la cooperazione interuniversitaria, il progetto UniAdrion rappresenta uno dei principali successi dell’Iniziativa: una rete universitaria virtuale che collega atenei e centri di ricerca di tutta la regione e sostiene la mobilità di ricercatori, docenti e studenti provenienti dai paesi IAI.
3. Ambiente e protezione dagli incendi
La tutela del bacino dell’Adriatico-Ionio contro i rischi connessi all’inquinamento e a disastri naturali rappresenta una delle principali sfide allo sviluppo della regione, come sottolineato dai presidenti dei Parlamenti dei Paesi IAI nella Dichiarazione di Neum del 2007. Le presidenze che si sono succedute hanno incoraggiato pertanto l’adozione di un sistema costiero integrato di osservazione e previsione e quella di un piano di emergenza sub-regionale.
A partire dal 2008, in risposta alla necessità di elaborare una più efficace azione di lotta agli incendi nei paesi del bacino adriatico-ionico, è stata creata una tavola rotonda tematica ad hoc.
Presidenza Italiana 2009-2010
L’Italia ha assunto la Presidenza IAI per il periodo 1° giugno 2009 – 31 maggio 2010, in coincidenza del decimo anniversario dell’Iniziativa.
La Presidenza Italiana intenderebbe valorizzare un approccio “project-oriented”, sviluppando progetti di interesse comune, coerentemente alle priorità dell’Unione Europea nella regione e ai suoi programmi al fine anche di sostenere e accelerare la prospettiva dell’integrazione europea per i Paesi IAI non membri UE.
Aree tematiche del programma della Presidenza italiana riguardano ambiente, turismo come strumento di sviluppo sostenibile, cultura e cooperazione universitaria, PMI e distretti industriali e trasporti, da valorizzare anche attraverso un coinvolgimento di attori locali – regioni, municipalità, camere di commercio etc. – quali attori chiave per la realizzazione di un network di relazioni inteso a rafforzare la cooperazione regionale nel bacino Adriatico-Ionico e in grado di operare nel nel quadro delle strategie UE attraverso la promozione di progetti finanziabili su fondi comunitari.
Nel corso dell’ultimo semestre, sono stati predisposti, sotto la presidenza di turno italiana, nuovi protocolli di cooperazione nei settori del turismo e delle piccole e medie imprese, che saranno firmati nei prossimi mesi. Tali memoranda confermano l’impegno dei Paesi IAI a rafforzare la cooperazione nel bacino Adriatico-Ionico secondo un approccio “project oriented” e rappresentano altresì la base normativa per la promozione di progetti comuni all’interno della cornice IAI nelle suddette aree tematiche (turismo e PMI).
Entro la fine dell’anno di presidenza italiana, altri Protocolli dovrebbero essere firmati per migliorare la cooperazione nei settori della cultura, dello sviluppo rurale e dell’ambiente.
Al fine di sviluppare e consolidare una rete di attori che operino in sinergia per lo sviluppo del bacino Adriatico-Ionico, la Presidenza italiana ha posto tra i suoi obiettivi quello di rafforzare i rapporti con le altre organizzazioni regionali operanti nell’Europa centrale e sud-orientale, quale l’Iniziativa Centro-Europea (InCE), e con altre organizzazioni e attori regionali che operano al di fuori del Sud-Est Europa ma che condividono con la IAI l’interesse per alcune aree della cooperazione regionale. In particolare, è auspicata una più stretta collaborazione con il Consiglio degli Stati del Mar Baltico (CBSS), per la rilevanza che assume la tutela dell’ecosistema e delle rispettive zone costiere nelle due regioni. A tal fine, è prevista una riunione IAI e CBSS, che si terrà ad Ancona nel mese di maggio 2010.
La Presidenza Italiana è concretamente intenzionata a promuovere la convergenza di attori differenti – a livello locale, nazionale e regionale – in una comune azione di promozione dello sviluppo economico e sociale del bacino Adriatico-Ionico. In tale prospettiva, l’incontro di differenti sinergie consentirebbe di delineare una “macroregione Adriatica e Ionica”, che potrebbe essere adottata, in futuro, come cornice di riferimento per una comune Strategia Adriatico-Ionica.
*Già collaboratrice dell’Inviato Speciale per le Iniziative di Cooperazione Regionale nel Sud Est Europa, Ministero degli Affari Esteri, Roma
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THE ADRIATIC-IONIAN INITIATIVE
Simona Mameli*
Background
The Adriatic and Ionian Initiative (AII) was established at the Summit on Development and Security on the Adriatic and Ionian Seas, held in Ancona (Italy) on 19th/20th May 2000 and attended by the Heads of States and Governments of Italy, Albania, Bosnia and Herzegovina, Croatia, Greece and Slovenia.
At the end of the Conference, the Foreign Ministers of the participating Countries signed the “Ancona Declaration” in the presence of the European Commission. As the Declaration states, strengthening regional cooperation helps to promote political and economic stability, thus creating a solid base for the process of European integration. The Initiative was later extended to the federative union of Serbia and Montenegro, and after the referendum in Montenegro both States remained AII members.
Currently, the AII counts eight member countries: Albania, Bosnia and Herzegovina, Croatia, Greece, Italia, Montenegro, Serbia and Slovenia
Scopes of the AII
The AII was originally founded with the aim of providing common and concerted solutions to shared problems, from fighting against organised criminality to the need to protect the natural environment of the Adriatic-Ionian Sea.
Ten years after the establishment of the Adriatic-Ionian Initiative the geopolitical environment around has deeply changed. Particularly, three countries, Greece, Italy and Slovenia, are EU members, whilst the remaining countries – Albania, Bosnia and Herzegovina, Croatia, Montenegro and Serbia- even if with different timeframes and conditions, are gradually approaching the EU membership. Notwithstanding these changes, the reasons which had grounded the establishment of AII still persist, and they have even become stronger across time.
Given the increased interdependence among States connected to the globalisation processes, the need to provide common solutions to common problems affecting the Adriatic region asks for concerted cooperation not only among regional Countries but also among regional initiatives. Therefore, the cooperation has progressively assumed different forms, including the establishment of local partnerships among local actors.
Structure
The Initiative’s decision-making body is the Council of Foreign Ministers (Adriatic-Ionian Council). The Council’s agenda is prepared by periodic meetings of Senior Officials (three times per year).
The Chairmanship rotates every May/June according to an alphabetical criterion. The current Italian AII Presidency, which followed the Greek Chairmanship, will conclude its activities at the end of May 2010, when Montenegro will take it over.
A Permanent Secretariat was inaugurated in Ancona the 19th of June 2008 in order to strengthen the cooperation among the states, to grant continuity between presidencies, and to make the initiative more “project oriented” by catalysing common ideas and proposals coming from AII countries. The AII Permanent Secretariat should also facilitate the participation of the AII in EU funded programmes.
The Adriatic and Ionian Initiative is connected with several regional organizations in South East Europe (SEE), namely the Central European Initiative (CEI), the Regional Co-operation Council (RCC), and the South East European Cooperation Process (SEECP), the Black Sea Economic Cooperation (BSEC), the Danube Co-operation Process (DCP).
Fields of cooperation
The AII – PS has started a cooperation with the Adriatic and Ionian Fora which already operate in the region, namely the Forum of A&I Chamber of Commerce, UniAdrion and the Forum of Cities and Town of A&I. Periodical meetings are foreseen to take place with these bodies.
The AII operates in several fields of action, covered by the activities of technical meetings of experts from the AII member countries (Round Tables). Currently, the most relevant fields of activity are:

1. Small and medium sized enterprises
A “Protocol of Cooperation setting up a network of SMEs support services in the framework of the Adriatic Ionian Initiative” was firstly signed in March 2003 under the Italian presidency. The Protocol dealt with the necessity of a tighter cooperation among similar clusters in order to face their common problems and enhance their competitiveness in the global markets. Under the Italian Presidency 2009-2010 a new Memorandum of Understanding will be signed (see par. “The Italian Chairmanship 2009-2010”, below).
2. Tourism
Cooperation in the field of tourism enjoy a multi-sectoral approach aimed at the development of a sustainable tourism economy in the region through a joint offer that both enhances less known destinations and relieve the seasonal tourist overflow towards the most renowned ones. In this perspective, some feasibility studies have been carried out, such as the project named “Adriatic Ionian Seas of Europe”. In June 2005 the Adriatic Ionian Council adopted a Declaration on Tourism Cooperation among the AII Member Countries, while a Protocol on Tourism Development in the Adriatic Ionian Basin has to be signed under the ongoing Italian chairmanship of the AII (2009-2010) (see par. “The Italian Chairmanship 2009-2010”, below).
3. Culture and inter-university cooperation
Cultural, scientific and interuniversity cooperation in the framework of the Adriatic Ionian Initiative focuses on the protection of the common cultural and environmental heritage and on archaeological research in the Adriatic and Ionian basin.
As for the inter-university cooperation under the AII, UNIADRION Project is one of its greatest successes: it is a virtual network of universities and research centres operating in the region and providing for joint programmes and supporting mobility of researchers, students and professors among the AII countries.
4. Environment
Protection from the risks of pollution and natural disasters has recently emerged as one of the main challenges the AII Countries have to deal with, as underlined in the 2007 Neum Declaration [of the speakers of the AII Countries]. The major concerns of the AII chairmanships have been, so far, the institution of an integrated coastal observing and forecasting system and the adoption of a sub-regional contingency plan for the Adriatic basin.
In 2008, the need to provide a more effective protection against fire has led to the institution of an ad hoc round table.
The Italian Chairmanship 2009-2010
The 1st June 2009, Italy took charge of the AII Chairmanship. The Italian Presidency will last until the end of May 2010, in coincidence with the Tenth Anniversary of the Initiative.
The Italian Chairmanship has been intended to highlight a “Project-oriented” approach to regional cooperation, developing projects of common interest, coherently with the priorities of the European Union and its programmes in the region, with the final aim of backing and speeding the European Union membership of all AII countries.
The programme of the Italian Chairmanship pays a special attention to environment, tourism as a tool for sustainable development, culture and inter-university cooperation, small and medium enterprises, clusters, transports, besides the acknowledgment of local actors – such as regions, municipalities, chambers of commerce etc. – as key players for developing an integrated network of partners working in synergy for enhancing regional cooperation in the Adriatic and Ionian basin, able to work along the European Union strategies and to catch funding opportunities offered by Brussels through its programmes.
During the last six months, under the Italian Chairmanship of the Adriatic and Ionian Initiative, new protocols of cooperation in the fields of tourism and small and medium enterprises have been prepared and in the next months they will be signed.
The signing of those Memorandums acknowledges the commitment of the AII countries to strengthen the regional cooperation in the Adriatic and Ionian basin along a “project-oriented” approach and represents a legal basis for promoting common projects, within the AII, in the fields of tourism and SMEs.
By the end of the Italian Presidency, other Protocols should be signed also for strengthening cooperation in the fields of culture, rural development and environment.
In order to develop and consolidate a network of actors working in synergy for the development of the Adriatic and Ionian basin, the Italian chairmanship has been working on strengthening the relations between the AII and its regional partners, e.g. the Central European Initiative (CEI), that shares with the AII the interest in developing the South East Europe region, and the Council of the Baltic Sea States (CBSS). It operates in a different region but shares with the AII similar issues of regional cooperation, like those related with the environment and its protection along the coasts of a closed basin.
In this respect, an AII-CBSS meeting has been foreseen and should be held in Ancona next spring.
The Italian Chairmanship of the AII is essentially intended to foster the convergence of different actors – local, national, regional – working with the same aim of promoting economic and social development in the Adriatic and Ionian basin. With this perspective, different synergies might converge, outlining a comprehensive “Adriatic and Ionian macro-region”, which could be acknowledged, in the future, as a framework for a common Adriatic-Ionian Strategy.
*Già collaboratrice dell’Inviato Speciale per le Iniziative di Cooperazione Regionale nel Sud Est Europa, Ministero degli Affari Esteri, Roma.