Scritto da «La Voce del Popolo», 17/05/10
TRIESTE – «I rapporti tra Friuli Venezia Giulia e Croazia sono molto buoni. Teniamo presente che con loro confiniamo via mare, ma in realtà anche via terra considerato che il tratto che divide Trieste dal territorio croato è intervallato da soli 23 chilometri di territorio sloveno. È chiaro quindi che con la Croazia abbiamo anche un rapporto molto forte». Lo ha detto il presidente del Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo, intervistato su Rai 2 nel corso della trasmissione Quello che le regioni.
FVG: OTTIMI RAPPORTI COMMERCIALI CON LA CROAZIA «Senza dimenticare poi – ha aggiunto Tondo – che l’Istria, la Dalmazia, Fiume e il Quarnero sono tutte realtà che facevano riferimento all’Italia come lingua e cultura». «Con la Croazia – ha concluso – abbiamo ottimi rapporti commerciali anche perché non bisogna dimenticare che Trieste è stata per molti anni la porta verso il mondo occidentale di tutti i Paesi dell’Est». Ma, va detto, che pure le relazioni tra l’Italia nel suo complesso e la Croazia tendono eccome da tempo al bello. Dopo la recente visita in Italia della premier croata Jadranka Kosor ora si attende l’arrivo scaglionato a Zagabria della leadership politica e governativa italiana. Prossimamente a Milano si terrà il secondo forum economico italo-croato. Subito dopo è prevista la visita in Croazia del ministro degli Esteri italiano Franco Frattini. La visita del titolare della Farnesina dovrebbe precedere la puntata a Zagabria del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. E infine a settembre è atteso nella capitale croata il presidente della Camera, Gianfranco Fini.
A TRIESTE L’AGENZIA PER L’EUROPA CENTRALE Si sta preparando anche la visita di una delegazione di operatori economici dell’FVG, che dovrebbe essere guidata dal presidente della Regione, Renzo Tondo. In questo ambito la diplomazia italiana punta a rafforzare anche il ruolo di Trieste nell’apertura verso l’Europa sudorientale. Per il ministro degli Esteri, Franco Frattini, «Trieste è la candidata naturale a ospitare la futura Agenzia per l’Europa centrale e i Balcani». La nuova Agenzia, che dovrebbe nascere dalla riforma dell’Iniziativa Centro Europea e dalla rivisitazione della legge sulle Aree di confine (la 19 del 1991), per Frattini «non sarà un’agenzia burocratica pesante, ma un organismo di propulsione e di promozione di un’azione che da questa regione dovrà muovere verso l’Europa Centrorientale e sui Balcani». «Il governo di Roma – ha proseguito Frattini – ha lanciato la linea di considerare il Friuli Venezia Giulia come vero ponte di proiezione verso l’Est europeo e i Balcani. Lo abbiamo fatto con l’Iniziativa Adriatico-Ionica, particolarmente legata a questa realtà, ma ancora più con il segretariato InCE. Trieste avrà un ruolo importante di snodo tra i grandi corridoi Nord-Sud ed Est-Ovest. Lo abbiamo già fatto qualche mese fa promuovendo la conferenza sulla piattaforma portuale di Trieste e Monfalcone, e abbiamo riscosso grande interesse – ha concluso il titolare della Farnesina – dai partner europei».
EUROREGIONE, PROGETTO AFFASCINANTE E non bisogna dimenticare nemmeno l’Euroregione altoadriatica di cui si parla ormai da anni, senza troppi risultati concreti. Ma qualcosa potrebbe cambiare in meglio anche qui prossimamente. «Per l’Euroregione, prima firmiamo entro la metà del 2010, gli accordi originari; poi prevediamo la partecipazione di Croazia e Slovenia e poi parleremo di ulteriori sviluppi, anche con il nuovo presidente del Veneto, Luca Zaia», ha sottolineato Gerhard Doerfler, governatore della Carinzia. Doerfler ha commentato l’auspicio, espresso sa Zaia, di includere anche Baviera nell’Euroregione composta da Friuli Venezia Giulia, Veneto e Carinzia. «Non posso dire altro – ha aggiunto Doerfler – perché non ho ancora avuto la possibilità di conoscere personalmente il presidente Zaia, ma posso sicuramente dire che ha lanciato dei segnali positivi verso la Carinzia. Spero di avere presto la possibilità di parlarne a quattr’occhi con lui». «L’esperienza dell’Euroregione – ha detto Doerfler – è affascinante e dobbiamo capire in che direzione andrà dal punto di vista geografico e dal punto di vista politico. Voglio continuare sulla scia dei buoni rapporti di amicizia tracciata dai miei predecessori: quelli che il governatore Haider aveva prima con Riccardo Illy e poi con Renzo Tondo, e con Giancarlo Galan. Quindi – ha concluso – spero veramente di instaurare questo rapporto di amicizia anche con il governatore Zaia».