Scritto da Balcani Cooperazione, 20/11/09
Un nuovo punto di riferimento sul web per inviare denaro a casa nel modo più conveniente e sicuro. È stato presentato lo scorso 11 novembre il sito “www.mandasoldiacasa.it”, il primo in Italia che permette agli immigrati di confrontare in modo gratuito costi, condizioni e servizi per l’invio delle rimesse nei paesi di origine. La presentazione del nuovo servizio online si è tenuta nel corso della Conferenza Internazionale sulle Rimesse organizzata dalla Banca Mondiale e dal Ministero Affari Esteri Italiano in seno al “Gruppo di lavoro G8 sulle rimesse globali”, in programma l’11 e il 12 novembre scorsi a Roma. Al momento, sono 11 i paesi che hanno dato la disponibilità per la comparazione dei costi, ma altri se ne aggiungeranno a breve. Il sito, gestito dal CeSPI, è stato sviluppato secondo la metodologia Banca Mondiale, in collaborazione con l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) e con il coinvolgimento del mondo bancario e di alcuni operatori di trasferimento monetario, nell’ambito del Progetto “Migranti per lo Sviluppo”.
«Il progetto, di cui è capofila l’Organizzazione Non Governativa Ucodep, è il primo risultato operativo del Laboratorio Migrazioni e Sviluppo, una rete di analisi e pratiche che coinvolge ACLI, ARCI, ARCS, IPSIA, Banca Etica, CeSPI, Consorzio Etimos WWF Italia e che mira prioritariamente al rafforzamento dell’associazionismo dei migranti e del loro ruolo nelle iniziative di co-sviluppo» precisa Marco Baldini, coordinatore del Laboratorio. Il progetto Migranti per lo Sviluppo si avvale del contributo della Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo del ministero degli Esteri e dell’appoggio della Direzione Generale cooperazione economica e finanza multilaterale. «La nascita di un sito come mandasoldiacasa.it è un primo passo importante per permettere ai migranti di ridurre i costi dell’invio delle rimesse», dichiara Francesco Petrelli, presidente di Ucodep.
«Ringraziamo il ministero degli Affari Esteri e la Cooperazione Italiana, che hanno voluto sostenere quest’iniziativa della società civile e farne una buona prassi da valorizzare nell’anno di Presidenza G8». Anche in questa occasione, Ucodep ricorda però che l’impegno del Governo italiano nel facilitare l’invio delle rimesse agli immigrati non può in alcun modo sostituire la finanza per lo sviluppo. «Le rimesse dei migranti devono essere complementari e non sostitutive rispetto agli impegni presi sull’Aiuto pubblico allo sviluppo, che vedono l’Italia molto in ritardo. Questi impegni possono e devono essere mantenuti già a partire dalla Finanziaria 2010», conclude Petrelli. «Inoltre», sottolinea Andrea Stocchiero, direttore esecutivo del CeSPI, «sono possibili nuove alleanze e nuovi schemi che mettono in sinergia le rimesse con la finanza per lo sviluppo, basti pensare a iniziative di cooperazione decentrata che, grazie ai migranti, co-finanziano interventi di carattere sociale ed economico. La Cooperazione italiana e gli altri attori coinvolti potrebbero trarne esempio e innovare le loro azioni».
Il Progetto “Migranti per lo sviluppo” mira a valorizzare le competenze e il ruolo dei migranti, preferibilmente nelle forme associate, rendendoli soggetti attivi nei territori e coinvolgendoli in azioni di cooperazione verso le loro comunità di appartenenza. In particolare, “Migranti per lo sviluppo” realizza in sette regioni pilota in Italia (Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Puglia, Toscana, Veneto) percorsi formativi e laboratori di progettazione rivolti ai migranti su cooperazione e sviluppo, seminari e iniziative pubbliche di sensibilizzazione.
Fonte: CeSPI – Centro Studi Politica Internazionale