Considerati gli esiti delle elezioni politiche in Croazia, che hanno visto l’HDZ vincitore ma senza ottenere la maggioranza parlamentare necessaria a governare, in questo momento la scena politica croata è estremamente effervescente. Ai fini della formazione del nuovo governo, molto dipenderà dalla scelta del partito Domovinski pokret (Movimento patriottico). Ma in entrambi i casi, dovesse il DP dare il proprio sostegno a Plenkovic e l’HDZ oppure, al contrario, alla coalizione guidata dall’SDP (che vede la candidatura a premier dell’attuale presidente della Repubblica Zoran Milanovic osteggiata dalla Corte Costituzionale), il voto dei deputati delle minoranze, incluso di quello della Comunità nazionale italiana, potrebbe rivelarsi decisivo per favorire l’insediamento del nuovo governo.
Furio Radin, che superando di poco il controcandidato Corrado Dussich è stato eletto per la decima volta deputato in rappresentanza della Comunità Nazionale Italiana, non è nuovo a questo tipo di situazione. Nei vari mandati ha dato il suo sostegno sia ai governi di sinistra, sia a quelli di destra, compreso quello di Andrej Plenkovic, che Radin considera un uomo politico di centro, o almeno lo considera tale fino al momento in cui il premier uscente si tiene alla larga dagli schieramenti dell’estrema destra nazionalista.
In questi giorni Radin ha dichiarato a vari media che Plenkovic, in virtù della buona collaborazione avvenuta finora, rimane il suo favorito, pur senza dar nulla per scontato. È stato molto chiaro nella sua dichiarazione per la trasmissione “Meridiani” di TV Capodistria dicendo: ”Non so come si muoverà l’HDZ, posso dire soltanto che con Plenkovic ho lavorato bene e che Plenkovic è il mio favorito. Se poi formerà dei contesti di coalizione per me accettabili continuerò ad appoggiarlo, altrimenti posso anche rimanere l’unico deputato indipendente”.
Nel corso della trasmissione Radin ha fatto capire che molto probabilmente potrebbe lasciare il suo seggio parlamentare al suo sostituto Marin Corva ben prima della fine della legislatura, dopo un periodo di formazione di Corva che Radin spera duri quanto meno possibile “essendo Marin Corva una persona che apprende velocemente. Poi io sarò a sua disposizione nella seconda metà del mandato come mentore”.
Il passaggio di consegne è stato confermato dallo stesso Corva il quale ha precisato che la collaborazione con il più longevo tra i deputati croati continuerà perché, parole del sostituto, “sarebbe sciocco non usufruire dell’esperienza di Radin”.
Silvio Forza
Fonte: Istra24 – 20/04/2024