Porti, serve strategia ambientale in Adriatico

Siglato accordo tra partner Italia, Slovenia e Croazia

 “Sono necessari un coordinamento efficiente e una strategia comune in Adriatico in ambito ambientale ed energetico, tanto più se consideriamo che l’inquinamento e le emissioni di gas serra non si fermano ai confini nazionali”.

Lo ha affermato il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, Zeno D’Agostino in occasione della conferenza “Porti verdi e intelligenti nella regione Adriatico-Ionica. Il contributo della cooperazione territoriale europea tra Italia, Croazia e Slovenia”, promossa dall’Authority in collaborazione con Regione Friuli Venezia Giulia nell’ambito della Macrostrategia europea per la Regione Adriatico-Ionica (EUSAIR).

“Serve anche maggior sinergia sui fronti della sicurezza e digitalizzazione – ha aggiunto – e grazie ai finanziamenti dei progetti europei stiamo facendo molti passi avanti. Ma solo con una modalità innovativa di cooperazione potremo avere dei risultati tangibili. I porti, che da hub logistici stanno diventando hub energetici e tecnologici, possono fare da ambasciatori e driver del cambiamento, come dimostra anche il lavoro fatto all’interno dell’Associazione Napa”. Obiettivo dell’incontro è mettere sistema le best practice tra i partner dei tre Paesi in ambito ambientale e favorire un approccio integrato e sostenibile anche nella risoluzione di problemi condivisi. E’ stato quindi firmato un protocollo congiunto tra i rappresentanti dei porti di Italia, Slovenia e Croazia per la creazione di un sistema di cooperazione transfrontaliera nell’ambito della decarbonizzazione e digitalizzazione del settore portuale. (ANSA).

Fonte: Ansa – Mare – 09/06/2022