Piccola Miami, Capodistria chiama Benetton

Scritto da «Il Piccolo», 07/02/11
CAPODISTRIA – Il sindaco di Capodistria Boris Popovic è stato ospite, alcuni giorni fa, dell’imprenditore italiano Luciano Benetton.
Insieme all’architetto veneziano Tobia Scarpa, che da anni collabora con la famiglia Benetton, gli hanno presentato il progetto Capovista, che entro il 2020 – per come è stato ideato dallo stesso Scarpa – dovrebbe trasformare radicalmente una parte della città, quella che si affaccia sul mare dalla zona mercato al rione di Giusterna, passando per il lungomare di Semedella. «Luciano Benetton ha dimostrato molto più interesse per questa zona di quanto avrei potuto aspettarmi, per cui l’ho invitato a Capodistria», ha dichiarato Popovic al quotidiano lubianese Delo al ritorno da Treviso. L’incontro tra Popovic e Benetton è durato un’ora e mezza, e l’industriale trevigiano – a detta del sindaco – si è informato sulla situazione economica in Slovenia e nel Litorale e sui progetti di sviluppo. In particolare, gli interessava sapere quanto il Paese sia aperto agli investimenti stranieri. «Non so se Benetton voglia realizzare qualche affare in Slovenia, ma sono convinto che conosca tante persone disposte a farlo. Già il fatto che ci abbia ricevuto e ci abbia dedicato il suo tempo, è per noi un segnale incoraggiante», ha aggiunto ancora Popovic.
Il progetto Capovista prevede tutta una serie di novità: un’isola artificiale della superficie di 5 ettari di fronte al lungomare di Semedella, una torre-faro di 140 metri di altezza, una grande piazza tra la città e la futura nuova spiaggia, un garage sotterraneo – sotto questa stessa piazza – dalla capienza di non meno di 1500 posti macchina, e un nuovo mercato coperto. L’unico elemento del progetto che esiste già è il lungomare di Semedella, una splendida passeggiata di quasi un chilometro tra il centro cittadino e il rione di Semedella. Forse non tutto sarà realizzabile – qualche problema potrebbe esserci con l’isola artificiale, se non sarà possibile ottenere i permessi necessari – ma nell’insieme, magari con qualche modifica, il progetto Capovista – che sarà portato avanti a fasi – dovrebbe essere completato entro il 2020. «Da una parte si punta sulla tecnologia, dall’altra ci sono storia e cultura. Abbiamo bisogno di entrambe. Se riusciremo a sviluppare il primo elemento e conservare il secondo, avremo una città che vivrà», ha spiegato Scarpa la sua visione di Capodistria ai microfoni della Radiotelevisione di Slovenia. In quanto agli scettici, il sindaco Popovic ha ricordato che in pochi credevano anche al boom del turismo da crociera a Capodistria, quando egli, solo pochi anni fa, si recava a Miami, in Florida, per i primi contatti con gli operatori del settore. Anche Capovista è un progetto che può funzionare, è convinto Popovic.