Al Museo del territorio parentino proseguono i lavori di rinnovo delle strutture interpiano, portati avanti a tappe nell’ultimo biennio. Trattandosi d’un edificio barocco posto sotto tutela, l’intervento si presenta abbastanza complesso e viene realizzato nel rispetto delle strutture esistenti, consolidandole con travi d’acciaio per ovviare ai problemi di statica.
Il cantiere è stato visitato dal sindaco Loris Peršuri?, accompagnato dalla direttrice del Museo Elena Uljan?i?. Commentando i lavori, Peršuri? ha ricordato che nel Bilancio municipale di quest’anno, per gli interventi alla sede museale sono previsti all’incirca tre milioni di kune. Dopo il sanamento della pavimentazione dei saloni centrali, quest’anno s’interverrà alle strutture di quelli laterali del sottotetto, cui seguiranno la posa delle nuove installazioni elettriche e il miglioramento delle condizioni microclimatiche, al fine di riaprire quanto prima al pubblico i vani espositivi, continuando allo stesso tempo con la ristrutturazione degli altri spazi.
Elena Uljan?i? ha rilevato che il rinnovo della sede museale, ospitata nel palazzo barocco che fu della famiglia Sincich, è una delle principali iniziative della politica culturale municipale. I lavori, molto impegnativi, vengono portati avanti a tappe. Negli ultimi anni, grazie ai fondi giunti dal Municipio, dal Ministero della Cultura e dei Media e dalla Regione Veneto, nell’edificio è stato investito più di un milione di kune. Oltre al sanamento della pavimentazione dei saloni centrali, finora è stato completamente rifatto il tetto e si è provveduto al consolidamento delle fondamenta, risolvendo l’annoso problema dell’umidità. Durante i lavori al pianoterra è emerso un mosaico pavimentale del I secolo, poi conservato, che tra breve sarà presentato al pubblico.
Con il completamento dei lavori di consolidamento statico si affermerà il carattere monumentale di Palazzo Sincich e si creeranno le condizioni per l’ulteriore riassetto del complesso degli edifici del Museo del territorio parentino.
I lavori vengono eseguiti dalla ditta specializzata “Kapitel” di Gimino su progetto dell’architetto Elisabeth Foroni, mentre a sovrintenderli è l’ingegnere Dino Ruži? dell’”Istra Inženjering” di Parenzo. A vigilare il tutto è la Sovrintendenza ai beni culturali di Pola.
Denis Visintin
Fonte: La Voce del Popolo – 16/01/2022