Scritto da Alessandro Frigerio
martedì 20 ottobre 2009
P. Kenney, Il peso della libertà. L’Europa dell’Est dal 1989, Torino, EDT, 2008, pp. 214.
P. Kenney, Il peso della libertà. L’Europa dell’Est dal 1989, Torino, EDT, 2008, pp. 214.
Poche regioni del mondo sono state colpite dalla caduta del muro di Berlino e dalla disgregazione dell’Unione Sovietica quanto i paesi di quell’ampia fascia geografica, estesa dal Baltico ai Balcani, che si indica con la controversa espressione “Europa dell’Est”. Oggi essi fanno quasi tutti parte dell’Unione Europea o stanno per entrarvi, ma nel corso dell’ultimo ventennio hanno dovuto affrontare delle prove durissime per avviare le necessarie riforme economiche, politiche e sociali. In questo libro si esamina la loro storia recente, concentrando l’attenzione su alcuni temi-cardine che rivelano le differenze e le affinità fra i diversi paesi, come la consistenza della società civile, il peso delle riforme, il ruolo del nazionalismo, il rapporto con il passato, quello con l’UE e la NATO, la tragedia della “pulizia etnica”, la piaga dell’emigrazione. Una storia ricca di figure politicamente determinanti nel bene o nel male, da Walesa a Havel, da Ceausescu a Milosevic, di passaggi violenti e drammatici come le guerre dell’ex-jugoslavia, e di pagine che hanno radicalmente modificato il modo che oggi abbiamo di pensare l’Europa.
Fonte: www.storiain.net,n.144, ottobre 2008.