A cent’anni dall’uccisione a Spalato del Comandante Tommaso Gulli e del motorista Aldo Rossi (11 luglio 1920), Coordinamento Adriatico APS e l’Associazione Dalmati Italiani nel Mondo – Libero Comune di Zara in Esilio renderanno omaggio privatamente al busto del Comandante Gulli sul Pincio di Roma.
Alle ore 9:00 di sabato 11 luglio, con una breve cerimonia privata verrà, deposta una Corona ai piedi del busto con l’unica finalità di ricordare il Sacrificio della Medaglia d’Oro al Valor Militare Gulli e della Medaglia d’Argento al Valor Militare Rossi che – nonostante fossero stati colpiti a morte – restarono indomiti al loro posto ed evitarono così rappresaglie nei confronti della folla minacciosa dalla quale provenivano gli spari.
Anche se non erano dalmati, il loro gesto ed il loro supremo sacrificio interpretavano quello storico messaggio del quale mezzo secolo prima si erano fatti interpreti sia Niccolò Tommaseo che l’ultimo sindaco italiano della città, Antonio Baiamonti, un messaggio alla base di quella pacifica convivenza instaurata da secoli e che sarebbe continuata se il vento della storia non avesse soffiato sugli opposti nazionalismi provocando guerre mondiali e dittature le cui ferite ancora oggi stentano a rimarginarsi.
La data dell’ uccisione di Gulli e Rossi, alla quale seguirà dopo meno di un anno l’abbandono di Spalato da parte della Regia Nave Puglia, su cui erano imbarcati, preannunciava l’inizio della cancellazione della comunità italiana di Spalato, così come sarebbe avvenuto a Sebenico, nelle isole ed in tutta quella parte della Dalmazia incorporata nel Regno dei Serbi Croati e Sloveni, dal 1929 Regno di Jugoslavia. Un’ operazione tristemente portata a termine in maniera quasi definitiva con i bombardamenti di Zara durante la Seconda guerra mondiale e le successive operazioni di pulizia etnica nel capoluogo dalmata, abitato in prevalenza da italiani ed annesso al Regno d’Italia con il Trattato di Rapallo nel 1920 in maniera internazionalmente riconosciuta.
Come succederà in Istria e a Fiume poco più di un ventennio dopo, la piccola comunità italiana di Spalato nel 1920 pagò le conseguenze dei conflitti internazionali. La Regia Nave Puglia comandata dal Capitano di corvetta Gulli e sulla quale lavorava il motorista Rossi, era lì a garantire la sopravvivenza degli italiani di Spalato nel momento in cui la sorte della città dalmata dopo la Prima guerra mondiale era ancora in bilico tra rivendicazioni italiane conseguenti al Patto di Londra e jugoslave sostenute accanitamente dalla locale popolazione croata. L’equipaggio adempì a tale compito in maniera pacifica ed impeccabile anche dopo l’assassinio del suo Comandante e del suo motorista.
Fedeli al “Ti co nu – nu co ti” pronunciato a Perasto nella Dalmazia montenegrina il 23 agosto 1797, sabato 11 luglio alle ore 9:00 in Viale dell’Orologio sul Pincio a Roma i giuliano-dalmati renderanno omaggio al sacrificio del Comandante Gulli e del motorista Rossi.