Scritto da Coordinamento Adiatico, 17/11/09
«L’Euroregione è uno strumento al servizio delle nostre comunità, – ha sottolineato Renzo Tondo, presidente della Regione Friuli Venezia Giulia – mettendo il massimo dell’attenzione ai contenuti piuttosto che ai contenitori, andando a interloquire con l’Europa per tradurre i progetti in realtà». Con la messa in opera dello Statuto e del nome – «Euroregione senza confini» – ha infatti visto la luce il 17 ottobre, a Palazzo Balbi a Venezia, una nuova intesa territoriale che prende forma nel cuore dell’Europa. L’Euroregione è nata in seguito a un cammino già avviato nel 2007, i soci fondatori del consorzio sono il Veneto, il Friuli Venezia Giulia e la Carinzia, ma già si avviano alla candidatura la Slovenia e le contee croate Istria e Litoraneo-montana. Il presidente della Regione Veneto, Giancarlo Galan, e i suoi omologhi Tondo (Friuli) e Gerhard Dorfler (Carinzia) hanno vagliato le condizioni dello Statuto in attesa della Convenzione, prevista per la fine dell’anno in corso. La nuova entità si prefigge lo scopo di offrire ai cittadini servizi più vantaggiosi nei territori coinvolti – partendo da formazione, infrastrutture e sanità – tramite l’ausilio dei fondi europei che le singole regioni che compongono l’associazione vedranno ridotti tra il 2014 e il 2020. Per parte sua Galan ha rilevato come grazie a tale iniziativa, dal punto di vista delle etnie, si apprestino ad amalgamarsi «i tre grandi ceppi culturali al centro dell’Europa, quello slavo, quello tedesco e quello latino. Una sfida – ha aggiunto – che va vinta dopo la scommessa comune fatta». L’ultima tappa sarà, a questo punto, il riconoscimento dell’Euroregione da parte dei rispettivi Stati nazionali.