Scritto da «Il Piccolo», 28/10/10
È stata ratificata anche dal Senato, con la sola astensione del senatore Giulio Camber (Pdl) la Convenzione tra l’Italia e la Slovenia per la manutenzione del confine di Stato, già approvata all’unanimità dalla Camera. Come ha precisato la senatrice Tamara Blažina in fase di replica, esprimendo la soddisfazione del Partito democratico, «si tratta di un atto formale con contenuti di carattere tecnico, che però racchiude in se un valore politico». Dopo un ampio excursus sulla recenti vicende svoltisi a cavallo dell’ex Cortina di ferro la Blažina ha osservato che «oggi abbiamo davanti a noi un nuovo scenario, in cui il confine ha un carattere puramente amministrativo: con l’entrata della Slovenia nell’Unione Europea il primo maggio 2004 e poi nell’area Schengen il 21 dicembre 2007 si sono di fatto dissolte le barriere fisiche tra i due Paesi; è stato così definitivamente chiuso un periodo storico. Oggi è solamente una linea di demarcazione, attraverso la quale c’è la libera circolazione di beni e persone. È necessario cogliere le opportunità di sviluppo che offre quest’area, cercando di cancellare gli steccati che sono ancora rimasti nella coscienza delle persone di carattere psicologico, culturale sociale e linguistico.
Le differenze, i pregiudizi ed i sospetti vanno superati attraverso la conoscenza reciproca e la collaborazione, in particolare quella transfrontaliera». L’esponente del Pd ha anche ricordato che il suo partito sta chiedendo alla regione Fvg «un impegno maggiore in questa direzione». «Per quanto riguarda l’Italia e la Slovenia – ha osservato la Blažina – molto è stato fatto negli ultimi anni per migliorare i rapporti tra di essi, ma si può fare di più, da ambedue le parti perseguendo insieme obiettivi di più ampio respiro. Va ricordato che le principali questioni storiche tra i due Paesi sono state chiuse; in questo clima di amicizia si riuscirà a trovare la condivisione anche rispetto alle nuove sfide, dalle infrastrutture alle sinergie portuali, dalla politica energetica all’utilizzo di Fondi Europei». La Blažina ha ricordato infine «il grande evento svoltosi a luglio di quest’anno a Trieste e cioè il Concerto dell’amicizia sotto la direzione del Maestro Muti con la presenza dei tre capi di Stato, italiano, sloveno e croato».