L’esodo croato da Fiume dannunziana, un fatto storico improbabile

Quesito: un esodo di circa 5.000 croati da Fiume durante il 1919 e il 1920 e dopo? Tesi non  sostenibile (dati riportati da Marco Barone – intervento nella rubrica Segnalazioni de “Il Piccolo” di Trieste il 9 dicembre 2020 – e anche da storici croati).  

 

Il vero esodo ci fu ma dei dalmati autoctoni italiani, che iniziarono a lasciare la propria terra in quel periodo dopo la firma del Trattato di Rapallo il 12 novembre 1920. Ci fu anche una migrazione di sloveni e croati dall’Istria dopo il 1918, ma verrà trattato in altra sede.

In effetti ci furono fuoriusciti croati in seguito al tormentato periodo dannunziano, ma gran parte di loro tornò evidentemente a Fiume. Questo ultimo riferimento manca sempre nella storiografia croata…  Basta confrontare i dati dei censimenti.

La maggior parte degli storiografi croati basano l’esodo dei croati da Fiume sui dati del censimento del 1925. Alcuni studiosi croati partono addirittura dal censimento del 1910, ma è palese che il periodo che va dal 1910 al 1918 è un periodo di grandi emigrazioni verso l’America e in più ci sono ben quattro anni di prima guerra mondiale (1914-1918) con lutti di guerra  e deportazioni. Non ritengo utile il periodo 1910 -1918  per stabilire la questione di un esodo di croati e sloveni da Fiume nel periodo dannunziano e poi sotto il Regno d’Italia (1924 in poi).

Il periodo che si può prendere in evidenza, per sciogliere tale questione, deve necessariamente partire dal 1918.

Se fossero andati via da Fiume ben 5.000 croati dal 1919 in poi sotto Fiume dannunziana, il calo visibile della componente slava risulterebbe dai censimenti del 1918 (periodo predannunziano), dell’anno 1925 (nel 1924 avviene l’annessione di Fiume all’Italia col beneplacito dei serbi). Per analizzare anche a  lungo termine l’andamento della presenza jugoslava  a Fiume sotto il periodo italiano e anche utile il censimento del  1940 (vigilia della seconda guerra mondiale che scoppierà a Fiume e altre zone adriatiche il 6 aprile 1941 con l’invasione italo-germanica del Regno di Jugoslavia)

 

FONTE CROATA: esiste una fonte usata da studiosi croati ed è questa che dice nel 1925 esserci solo 4.970 croati e 1674 sloveni (testo del dr.  Patafta) vedere schema qua sotto Tablica 4, ma è anche strano che non vengano messi circa 300 serbi:

Ma il dato di soli 4.970 croati e sloveni riportato da Patafta nel censimento del 1925 è errato, perché si riferisce a un dato sempre del censimento del 1925 che stabilisce in 4.970 solo quei croati o sloveni che si sono dichiarati di madrelingua croata ed esclude 4.283 croati che non segnalarono questa opzione nel censimento. In totale i croati, con gli sloveni e serbi,  arrivano nel 1918 ad essere 10.927. Nel 1925 gli Slavi (croati, sloveni e pochi serbi) a Fiume sono come da allegato ben 10.353 e non 4.970!

Durante il regime fascista gli jugoslavi aumentano addirittura a 16.681 (11.199 sono croati sloveni autoctoni con cittadinanza italiana  altri 5.482 sono cittadini jugoslavi che si stabiliscono a Fiume e vengono impiegati nel porto e nelle varie fabbriche.)

 

Censimento a Fiume 1918

Italiani                       28.911
Croati e sloveni       10.927

 

1919-1920 periodo Fiume dannunziana

Fuoriuscita di croati forse 500 (?), i quali rientrano in  gran parte dopo il 1921 a Fiume

 

Censimento a Fiume anno 1925

Italiani                                               32.415
Croati e sloveni (jugoslavi)           10.353
e non solo 4970 (schema dello studioso croato Patafta)

 

Censimento a Fiume 1940 sotto il regime fascista aumento degli jugoslavi

Italiani                                                                       41.314
Croati e sloveni con cittadinanza italiana         11.199
e in più circa  5.482 croati e sloveni (in totale 16.681) indicati come  “jugoslavi” perché aventi cittadinanza jugoslava, ma residenti a Fiume, quali impiegati e lavoratori nelle fabbriche nel porto: nonostante il periodo fascista, veniva dato loro lavoro.

 

Tutti dati documentati e documentabili depositati presso l’Archivio Museo storico di Fiume.

 

dott. Marino Micich
Direttore dell’Archivio Museo storico di Fiume (Roma)
info@fiume-rijeka.it

 Pubblicato su Il Piccolo del 9 dicembre 2020.

 Pubblicato su Il Piccolo del 13 dicembre 2020.