Scritto da «Il Piccolo», 07/06/10
Si è conclusa a Rimini la prima Convention nazionale dell’Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (Anvgd) che ha visto 120 partecipanti tra i dirigenti in rappresentanza dei 40 comitati e delle 16 delegazioni provinciali dell’Anvgd, il cui vicepresidente nazionale è il triestino Renzo Codarin. Nella prima giornata di convegno si sono confrontati i rappresentanti dei comitati, i consiglieri nazionali, i delegati Anvgd per la scuola e i giovani, che nel sodalizio – si legge in una nota – «costituiscono ormai a tutti gli effetti un nucleo propositivo e operativo», indice di «un ricambio generazionale che coinvolge ormai in misura cospicua le seconde e terze generazioni» del mondo degli esuli. Proprio dai giovani sono emersi la volontà di conservare l’affetto per le proprie terre d’origine ma anche quella di «raccogliere il testimone nell’interazione con la società civile del Paese e la comunità nazionale italiana oltreconfine». Il dibattito ha riguardato anche il tema della «divulgazione qualificata nelle scuole della storia complessiva dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia», al quale hanno partecipato docenti e delegati dell’Anvgd per il settore. Spazio, ancora, al Tavolo di coordinamento aperto da pochi mesi tra la Federesuli (di cui l’Anvgd è una componente cospicua) e il ministero della Pubblica istruzione per valutare «le misure più adatte alla reintroduzione nella scuola italiana di una memoria storica occultata sin dal secondo dopoguerra e per lunghi decenni, riemersa ai nostri giorni con l’istituzione, nel 2004, del Giorno del Ricordo». La giornata conclusiva della convention è stata siglata con un incontro plenario finale introdotto dal presidente nazionale della Anvgd Lucio Toth e dal vice Codarin.