Scritto da «La Voce del Popolo», 25/10/11
FIUME – Un volume inteso a illuminare un archivio che cela notizie, fatti e vicende legate a una parte storica sconosciuta di Fiume a testimonianza della ricca tradizione marittima della città. Si offre così “Inventario del Fondo Governo Marittimo per il Littorale Ungaro-Croato (1870-1918)”, l’opera presentata ieri all’Archivio di stato di Fiume, che snoda la grande matassa di informazioni che conserva il fondo in questione. A parlare del volume, edito in due edizioni, una croata e una ungherese, sono stati il direttore dell’istituzione fiumana, Goran Crnkovi?, il direttore Sandro Bosze dell’Archivio di Stato di Kaposvar (Ungheria) e Boris Zakošek, ricercatore dell’Archivio di Fiume.
«Il volume è il frutto di un attento lavoro di catalogazione e ricerca relative al Fondo, avviato dieci anni fa – ha esordito Goran Crnkovi? –. Essendo questo interamente composto da materiali scritti in lingua ungherese, i nostri archivisti non hanno potuto studiarli per analizzare il loro contenuto. Per la realizzazione del volume è stato quindi fondamentale l’apporto dei colleghi dell’Archivio di stato di Kaposvar (Ungheria), con a capo Sandro Bosze, che hanno catalogato l’intero Fondo. L’obiettivo dell’impresa è di rendere fruibile il patrimonio archivistico in questione a tutti i ricercatori che desiderino occuparsi della storia della città». Il Fondo Governo Marittimo per il Littorale Ungaro-Croato (1870-1918), offre sia a studiosi impegnati che a semplici curiosi la possibilità di accedere a vicende amministrative e trasformazioni urbanistiche avvenute a Fiume nel periodo ungarico. I temi che vengono trattati nei due volumi spaziano da infrastrutture legate al porto di Fiume, allo sviluppo del commercio marittimo fino all’industrializzazione e al commercio internazionale, ma anche altri aspetti, come i risultati della ricerca effettuata sulla flora e fauna nella regione quarnerina. E ancora altri argomenti, come la nave “Titanic” e altri elementi storici di culto. Tutto nell’arco di tempo che va dalla seconda metà del XIX secolo fino alla fine della Prima guerra mondiale.
«Si tratta di un Fondo molto ricco – ha proseguito Goran Crnkovi? – la cui consistenza comprende oltre 230 libri e 830 fascicoli. Per capire la vastità del materiale che lo compone basta il dato che, se messo per terra, uno dietro l’altro, si creerebbe una fila di 150 metri di lunghezza. È sicuramente uno dei Fondi più ricchi che la nostra istituzione possieda. In definitiva è da considerare una pietra miliare attraverso la quale comprendere la variegata e ricca storia di Fiume nel corso dei secoli. Il volume rappresenta pure il coronamento della collaborazione tra l’Archivio di Fiume e quello di Kaposvar» ha concluso il direttore dell’Archivio fiumano. A conclusione della presentazione è stato segnalato che continua l’inventario del Fondo Fiume sotto il Governatorato austroungarico, i cui risultati sono attesi nell’arco di duo o tre anni. (gian)