La Kosor nei guai, sapeva dei fondi neri

Scritto da Mauro Manzin, «Il Piccolo», 01/02/12
mercoledì 01 febbraio 2012
TRIESTE – Lei, Jadranka Kosor, ex premier della Croazia e leader dell’Hdz, ha sempre negato di sapere dell’esistenza dei fondi neri del suo partito. Ma ora una telefonata sembra incastrarla. Secondo le indiscrezioni raccolte dal Jutranji List l’ex membro del consiglio di amministrazione della Croatia osiguranja (assicurazioni) Damir Mihanovic ha ricevuto, tramite un mediatore, una telefonata il 19 settembre del 2011. All’altro capo del telefono la voce di una donna, dei vertici del governo – racconta Mihanovic – che dice: «Perché ai detto la verità? Ma vaffa….». Il tutto è contenuto in una registrazione effettuata dal “solerte” mediatore e che ora è in mano agli investigatori dell’Uskok, l’Ufficio anti-corruzione della Croazia. Di chi è quella voce femminile? Della Kosor come vuol lasciare intendere Mihanovic? Per ora non sono ancora noti gli esiti della perizia fonica in corso da parte degli inquirenti. Sta di fatto che Mihanovic è stato “epurato” dal cda di Croatia osiguranja. La colpa? Aver dichiarato che la Kosor sapeva dell’esistenza dei fondi neri per finanziare la campagna elettorale per le presidenziali.
Quello che l’Uskok sta cercando di dimostrare è per l’appunto che la Kosor era a conoscenza che il denaro (2 milioni di kune e 300mila euro custoditi in sacchetti di plastica) consegnato dall’ex tesoriere del partito Mladen Barisic alla segretaria amministrativa Marica Glavas faceva parte di fondi neri. Se l’ipotesi investigativa si dimostrasse fondata la Kosor rischia da sei mesi a 5 anni di carcere che potrebbero diventare 8 con l’aggravante della piena coscienza di ottenere un profitto personale da un illecito.
Ad accusare l’ex premier è lo stesso ex tesoriere dell’Hdz Mladen Barisic il quale racconta che fu convocato da Ivo Sanader il giorno in cui questi rassegnò le dimissioni da premier. Lo aspettava ai Banski Dvori (sede del governo) e con lui c’era la Kosor. Sanader, secondo Barisic, disse alla Kosor di poter disporre di una somma di denare proprio grazie all’ex tesoriere che potrebbe essere utilizzata nel finanziare la campagna elettorale per le presidenziali. Sanader gli chiese quanto denaro avesse e Barisic rispose di avere 300mila euro e 2 milioni di kune. L’incontro fu breve e servì a comunicare alla Kosor dell’esistenza di questi soldi. Lei non fece commenti. Sanader le disse che le elezioni si vincono utilizzando per due terzi denaro che si trova sotto il tavolo e per un terzo con quello finanziato per via ordinaria. Lei rimase in silenzio e, secondo Barisic, era molto spaventata. La parola ora passa ai pubblici ministeri.