Scritto da «Il Piccolo», 07/12/09
BUIE – Drago Kraljevic di Umago, un istriano ambasciatore della Croazia a Roma, ha raccontato la sua quinquennale esperienza nel libro Italija, nas najveci i najmocniji susjed (L´Italia, il nostro maggiore e più potente vicino di casa),edito dalla fiumana Adamic. L’autore perfettamente bilingue non ha scritto né un diario né un memoriale e neanche cronaca, bensì un resoconto, suddiviso per argomenti, di quasi cinque anni trascorsi in Italia,dagli inizi del 2001 all’ottobre 2005. Il libro di Kraljevic è suddiviso in quattordici capitoli che riguardano i rapporti bilaterali fra i due Paesi, la questione degli optanti ed esuli, delle foibe e degli altri problemi ereditati dalla Seconda guerra mondiale. C’è spazio inoltre per la promozione della cultura croata in Italia, per le minoranze e per l’analisi dell’autore dell’Italia moderna dal punto di vista sociologico. Per la presentazione del libro nella sala dell’Università popolare aperta, è intervenuto un folto pubblico e al tavolo degli oratori c’erano nomi di tutto rispetto. Innanzitutto il letterato istriano Milan Rakovac. «Il volume – ha detto Rakovac – è enormemente prezioso per tutti noi,per l’Istria, la Croazia, per gli Slavi del sud, per l’Italia e per l’Europa e come tale dovrebbe trovar posto in tutte le scuole, dalle elementari all’università».
Ad un certo punto del suo intervento Rakovac ha parlato anche di noncuranza della politica estera italiana nei confronti dei suoi vicini sull’Adriatico nonché di provincialismo croato e sloveno nei confronti dell’Italia. Goran Moravcek, curatore del volume, ha richiamato l’attenzione sulla scarsità di opere sui rapporti italo croati scritti da questa parte del confine. Sulla stessa linea di pensiero ha proseguito Franjo Butorac che ha collaborato con Kraljevic nella fase preparativa del suo libro. «Il volume dell’ex ambasciatore – ha detto Butorac – aiuta a colmare questo vuoto». Poi ha reso merito a Kraljevic di aver partecipato alla creazione di nuovi, migliori rapporti tra Roma e Zagabria. Il libro di Drago Kraljevic (216 pp., ricco di fotografie) ha tre prefatori, due scrittori e un ex ministro degli Esteri. Gli scrittori sono Predrag Matvejevic e Diego Zandel, l´ex ministro è Tonino Picula.