Scritto da Christiana Babic
ZAGABRIA – Quarantacinque minuti di colloquio cordiale, aperto e costruttivo per il primo incontro tra la delegazione della Comunità Nazionale Italiana composta da Furio Radin, Maurizio Tremul e Orietta Marot e la premier Jadranka Kosor. Il momento d’incontro si è svolto nell’ambito della collaborazione prevista dall’accordo di coalizione di governo, che prevede appunto lo svolgimento di due incontri di questo tipo all’anno. Quello di ieri comunque si distingue per essere il primo dall’inizio del mandato del governo Kosor ed è stato di conseguenza il primo tra la premier e i presidenti dell’Unione Italiana e della Giunta esecutiva dell’UI e la direttrice amministrativa dell’Unione.
TEMI IMPORTANTI Numerosi e importanti i temi affrontati, che hanno consentito di toccare sia questioni prettamente politiche sia temi che attengono alla vita quotidiana dei nostri connazionali. Si è parlato così di bilinguismo, ovvero della sua attuazione sul territorio dell’insediamento storico della CNI, dell’esenzione dal pagamento del PDV per la futura casa dell’anziano che dovrebbe venir costruita a Pola, del sistema scolastico e prescolare in lingua italiana, del ripetitore di Rubeši e dei problemi infrastrutturali che si registrano a Plostine, ma anche in tutta la municipalità di Pakrac, dove risiedono numerosi connazionali. Su ciascuno di questi punti – ha sottolineato la premier – ci siamo soffermati il tempo necessario per raggiungere un accordo.
TROVATO UN LINGUAGGIO COMUNE Ed effettivamente da quanto emerso gli accordi non sono mancati. Così per quanto concerne il bilinguismo è stato deciso di organizzare a breve un incontro con i ministri Božidar Kalmeta, Davorin Mlakar, Radovan Fuchs e con i direttori degli enti e delle società pubbliche. Per quanto riguarda, invece, la casa dell’anziano, sostenuta già dal sindaco di Pola e dal presidente della Regione istriana, la premier Jadranka Kosor, confermando ancora una volta la sensibilità per le questioni sociali, ha dichiarato piena disponibilità a includere la struttura nel sistema pubblico nazionale ed ha espresso l’auspicio di partecipare alla cerimonia di posa della prima pietra. Relativamente all’esenzione del PDV, la premier ha sottolineato che la soluzione del problema non può prescindere dalle regole vigenti in materia nell’Unione Europea.
DONAZIONI, POSSIBILE ACCORDO ITALO-CROATO La Croazia – ha detto – si comporta già come se fosse un Paese membro dell’UE. Verificheremo quali siano le possibili soluzioni previste dall’acquis communitaire, e se possibile avvieremo la procedura per sottoscrivere un accordo bilaterale italo-croato che sancisca l’esonero per le donazioni dell’Italia alla CNI e della Croazia alla minoranza croata in Italia.
RIPETITORE PER L’ABBAZIANO, VERIFICHE Sottolineando di non essere competente ad esprimersi in materia, la premier ha dichiarato la sua piena disponibilità ad effettuare ulteriori verifiche in merito al ripetitore di Rubeši. Ha dichiarato altrettanta apertura per quanto riguarda la richiesta avanzata dai vertici dell’Unione Italiana in merito a investimenti infrastrutturali da fare a Plostine per garantire uno standard di vita dignitoso alla popolazione locale.
DOPPIO VOTO, «QUESTIONE RISOLTA» Infine, per quanto riguarda il tema politico per eccellenza, ovvero il riconoscimento del diritto al voto aggiuntivo, i partecipanti all’incontro hanno confermato di averne parlato anche ieri, ma – ha evidenziato Jadranka Kosor – molto brevemente perché per quanto riguarda l’HDZ e tutta la coalizione di governo si tratta di una questione risolta che va ora tradotta in apposite norme delle legge costituzionale sui diritti delle Comunità nazionali e della legge elettorale. Per farlo servirà ovviamente raggiungere l’accordo anche con l’opposizione, ma per la maggioranza alle etnie il cui numero di appartenenti non superi l’1,5 per cento della popolazione va riconosciuto il suffragio aggiuntivo.
Fonte: «La Voce del Popolo», 27/02/10.