Scritto da ANSA, 17/03/10
TIRANA – Il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso si è incontrato oggi a Tirana con il procuratore generale dell’Albania, Ina Rama. «Abbiamo ottimi rapporti sia a livello di polizia che con la magistratura albanese»: ha detto Grasso all’ANSA prima dell’incontro, sottolineando «gli eccezionali rapporti con il Procuratore generale Ina Rama». Al centro dei colloqui sono i temi di interesse comune fra le due istituzioni. Secondo un comunicato stampa della procura albanese, Grasso e Rama hanno parlato di «alcune indagini congiunte condotte nei due paesi e anche» della «possibilità dei trasferimenti in Albania di detenuti albanesi che scontano la pena nelle carceri italiane». Secondo la Procura albanese, durante l’incontro è stata discussa anche la questione dell’accordo di estradizione siglato fra i due paesi nel 2007 ma ancora non ratificato dal parlamento italiano. «I nostri rapporti – ha affermato Grasso all’ANSA – sono di tale livello che non vanno ostacolati dalle procedure burocratiche». Secondo il procuratore nazionale antimafia, in attesa della ratifica «si sta procedendo con il riconoscimento in Albania delle sentenze definitive delle corti italiane». Parlando della criminalità albanese in Italia, Grasso spiega che le organizzazioni degli albanesi, strutturate in base ai legami familiari, sono presenti in tutti i tipi di traffici. «Al sud operano in rapporti di scambi e servizi con le organizzazioni italiane, dalla camorra alla ‘ndrangheta o a Cosa Nostra. Nel centro-nord d’Italia invece sono autonomi», afferma Grasso. Secondo il procuratore antimafia «oggi grosse organizzazioni italiane si servono degli albanesi che in futuro potrebbero prenderne la direzione, inserendosi in maniera esclusiva nel mercato» dei traffici illeciti.