Isola Calva, il progetto stenta a decollare

Scritto da «La Voce del Popolo», 17/02/14
lunedì 17 febbraio 2014

ZAGABRIA – Ancora un nulla di fatto per il progetto “Luogo del ricordo Goli Otok/Isola Calva”. Neanche quest’anno riuscirà a prendere il via anche se sono ne sono passati ormai otto da quando la Commissione parlamentare per i diritti dell’uomo e delle minoranze ha avviato questa importante iniziativa. Mentre dal ministero della Cultura fanno sapere che mancano i fondi, dall’associazione degli ex internati dell’Isola Calva, “Ante Zemljar”, dicono che se il dicastero non è disposto a finanziare il progetto, allora sono pronti loro ad avviare una propria raccolta fondi. Il ministero ha fatto sapere che nel loro piano economico di quest’anno non vi è la voce relativa alla Legge che darebbe vita al “Luogo del ricordo Isola Calva”, anche perché di simili progetti devono prendersi cura le amministrazioni locali. La Commissione parlamentare per i diritti dell’uomo e delle etnie ha invitato così il governo a inviare con urgenza al Sabor la proposta di legge, ricordando che finora sono state avviate tutte le procedure necessarie per avviare l’iniziativa. La storia nasce nel 2005 quando l’associazione “Ante Zemljar” si è rivolta alla Commissione per proporre l’iniziativa concordata poi dal Consiglio direttivo della Commissione, dai rappresentanti della Città di Arbe, da quelli della Regione Litoraneo-Montana, dall’Associazione degli architetti della Croazia, dallo studio UP di Zagabria e dal Centro multimediale di Fiume, con l’appoggio della Società croata dei detenuti politici.

Il presidente della Commissione Furio Radin ha dichiarato che questo organismo ormai da tre mandati esorta invano il governo a risolvere la questione dell’Isola Calva: “Le vittime meritano un degno ricordo”, ha detto Radin, sottolineando che non manca la volontà politica per risolvere la questione. “Nell’ambito della Commissione in tutti e tre i mandati non è mai stato messo in dubbio il progetto del Luogo del ricordo sull’Isola Calva”, ha evidenziato il parlamentare della CNI. I membri della Commissione sottolineano di essere perfettamente coscienti della dura crisi economica che attanaglia la società, ma ricordano che in questo caso, fin dall’inizio si è cercato di trovare una soluzione all’interno delle istituzioni museali e delle altre istituzioni competenti, statali e comunali. A detta dei deputati, l’investimento economico potrebbe essere coperto attraverso la valorizzazione turistica del progetto.