Signor Presidente della Repubblica,
grazie di cuore per voler celebrare insieme a noi Esuli, ogni anno, il Giorno del Ricordo. Un saluto a tutti i presenti: le Autorità, i rappresentanti delle Istituzioni e delle Comunità degli Esuli, gli amici e le amiche oggi qui con me.
Mi presento: sono Egea Haffner, la “Bambina con la Valigia” ritratta nella fotografia diventata icona della nostra tragedia. Anche quest’anno ho l’onore e il piacere di essere qui con tutti Voi, in questa sede prestigiosa. Vi confesso che l’emozione è sempre forte.
Quest’anno lo è ancora di più, perché abbiamo appena visto il trailer del film TV tratto dal libro “La Bambina con la Valigia” che racconta la mia storia, quella della mia famiglia e di quella fotografia. L’immagine di questa bambina dall’espressione malinconica con la valigia in mano e la scritta “ESULE GIULIANA” racconta e sintetizza il dramma di tutti gli Esuli che hanno pagato sulla propria pelle le conseguenze della guerra e dei trattati di pace.
E’ stato emozionante assistere alle riprese delle scene girate “drio l’Arena” nella mia “terra rossa” di Pola. Ma ancora più emozionante è stato guardare in anteprima il film, e rivivere alcune scene che sono scolpite dentro di me e che sono la mia geografia del cuore. Penso prima di tutto alla scena dell’allarme aereo quando Egea bambina corre in braccio al suo Papà verso il rifugio. Improvvisamente, quella piccola attrice ero io: nella sala buia mi è sembrato di essere di nuovo nell’abbraccio sicuro di mio Padre, nel suo buon profumo di colonia.
Ho rivissuto la pena, intatta nel mio cuore, di quando mio Padre venne prelevato la sera del 4 maggio 1945 dalla polizia militare di Tito, l’OZNA. E ho rivissuto la speranza – vana – della nostra famiglia, di poterlo rivedere. Di lui non abbiamo più saputo nulla, inghiottito dalla Storia e forse dalle foibe come molti, troppi Italiani in quegli anni.
Le paure, le ingiustizie, le umiliazioni che noi Esuli abbiamo dovuto subire sono descritte nel film con sentimento. Con l’occasione, vorrei porgere il mio più sincero ringraziamento ai produttori, al regista e a tutti i professionisti coinvolti nel progetto cinematografico. Un ringraziamento speciale e una carezza affettuosa vanno alla piccola Petra, l’attrice che mi interpreta da bambina.
Spero che il film possa essere un ulteriore veicolo di conoscenza della nostra tragedia e della fatica emotiva di raccontare la mia e la nostra vicenda, perché trovi senso nella maggiore consapevolezza della Storia italiana e nella speranza rinnovata di pace per il futuro.
Vi ringrazio per l’attenzione e Vi invito a custodire e diffondere questa memoria, affinché tragedie simili non si ripetano mai più.
Egea Haffner
Esule da Pola