Il Centro d’interpretazione “Vlaški puti” (Sentieri valacchi) a Valdarsa (Susgnevizza), nel territorio del Comune di Chersano, ha visto nei giorni scorsi il primo incontro pianificato dalla stessa istituzione per il 2023. A segnare l’inizio delle attività dei “Sentieri valacchi” nel nuovo anno, incentrate, in primo luogo, sulla salvaguardia della lingua valacca, una parlata a rischio d’estinzione, usata attualmente da pochissimi abitanti di questa parte della Regione istriana, è stata una serata nell’ambito della quale si è avuta la prima presentazione del documentario “Pre potok/Na potoku” (Sul torrente).
Anche questo, come gli altri film promossi dai “Sentieri valacchi”, realizzati dall’associazione “Spod U?ke”, ovvero dalla direttrice del Centro, Viviana Brkari? e dal suo collaboratore Valter Stojši?, è stato creato con il prezioso contributo di alcuni parlanti dell’idioma valacco. Per le esigenze dell’opera, a soffermarsi sull’importanza che il “potok”, ossia il torrente Boljun?ica (Bogliuno), ha avuto negli scorsi decenni, innanzitutto nel periodo precedente al 1970 e alla costruzione della diga a Letai, sono stati Josip Glavina, Petar Jadreški?, Mirjana Cve?i? Rabar, Marina Mikuluš e ?ino Rabar. Come si è potuto apprendere nel corso della serata grazie alle loro testimonianze, le acque del torrente venivano utilizzate dalle famiglie di questa parte dell’attuale Comune di Chersano non soltanto per usi domestici, ma anche per la balneazione.
“Io appartengo alla generazione più giovane che ha avuto l’opportunità di nuotare negli stagni che una volta si potevano trovare, come dicevano alcuni abitanti di quest’area, anche grazie alle acque sotterranee, lungo il corso del torrente nei mesi estivi”, ha confermato la direttrice del Centro, aggiungendo che l’idea iniziale era quella di organizzare la serata durante il periodo dell’Avvento. Tuttavia, siccome il Comune di Chersano e il suo Ente turistico avevano pianificato per gli stessi giorni il loro programma “Merry Chersan” nella Cittavecchia di Chersano, il Centro “Vlaški puti” ha deciso di presentare il film e organizzare un appuntamento alla fine della prima settimana di gennaio e celebrare così la fine del periodo festivo.
Durante lo stesso incontro è stato presentato un’altra volta il film “Ân kåva/U rudniku” (In miniera), che ha avuto la sua prima l’anno scorso in agosto, nel corso del programma della Giornata della lingua valacca. Si tratta di un’altra opera prodotta dall’associazione “Spod U?ke”, anche questa, come il film dedicato al torrente Boljun?ica, nell’ambito del progetto “(Ne)skrivena Istra” (Istria (ig)nota), che l’associazione “Spod U?ke” porta avanti dal 2014. Gli autori sono anche in questo caso Valter Stojši? e Viviana Brkari?, mentre ad approfondire il tema del lavoro in miniera e negli impianti minerari, ma anche quello della vita di una volta, sono Silvana Štroligo, Josip Glavina, ?ani Ajkler, Silvano Karlovi? e Mario Cve?i?. Entrambi i lavori sono del 2022.
Promozione turistica
”I documentari di questo tipo, che riportano in vita storie molto preziose, possono essere utilizzati anche a scopi turistici. Il turismo, che esige l’autenticità, la possibilità di mostrare quello che non si trova in nessun altro luogo, può incentivare la valorizzazione, portare alla realizzazione di altre opere come queste, far sì che gli stessi lavori diventino un motivo per visitare il luogo, incontrare la gente locale e sentire la loro storia. L’ecomuseo ‘Vlaški puti’ offre pure delle camminate lungo i Sentieri del contrabbando. Sono tutti elementi della storia locale che vanno salvaguardati, ma anche vissuti attraverso la lingua e i racconti degli abitanti che parlano ancora il valacco”, ha dichiarato nell’occasione Nada Prodan Mrakovi?, assessore al Turismo della Regione istriana, uno degli uffici regionali che continuano a sostenere il Centro d’interpretazione di Valdarsa. Oltre all’aiuto della Regione istriana, i film e il progetto “(Ne)skrivena Istra” (Istria (ig)nota), sono stati realizzati con il sostegno del Ministero della Cultura della Repubblica di Croazia, della Regione litoraneo-montana e del Comune di Chersano. Durante la serata è stato possibile visitare pure la mostra permanente del Centro, mentre ai presenti sono stati offerti tè caldo, vin brûlé e panettone.
Tanja Škopac
Fonte: La Voce del Popolo – 10/01/2023