Dopo anni al buio, il prestigioso palazzo Bradamante di Dignano è tornato ad essere illuminato. In questo modo, tutta la piazza centrale del borgo istriano letteralmente…splende di una luce diversa.
Costruito nel XVII secolo, nel corso della storia palazzo Bradamante ha ricoperto diverse funzioni, tra cui loggia veneta, fondaco dell’orzo, sede del Podestà, sede dell’archivio, carcere, teatrino e altro.
Dall’estate del 2005., dopo un importante intervento di restauro finanziato dal governo italiano per il tramite dell’Unione Italiana di Fiume e l’Università Popolare di Trieste, è la sede Comunità degli Italiani di Dignano che precedentemente aveva operato nel palazzo comunale.
Il primo piano ospita la ricca biblioteca e l’atrio custodisce la preziosa e suggestiva collezione permanente degli “Stemmi di rettori e di famiglie notabili di Dignano”.
Da rilevare che novembre del 2022, grazie al cofinanziamento della Fondazione Ars et Labor di Dignano, il portale di Palazzo Bradamante è stato restaurato all’interno del progetti di recupero, conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale risalente alla Repubblica Serenissima di Venezia a Dignano. Il progetto, finanziato dalla Regione Veneto, era stato presentato dalla Fondazione Ars et Labor in partenariato con la Comunità degli Italiani di Dignano, due associazioni venete e l’Università di Nova Gorica.
Silvio Forza
Fonte: Istra24 – 17/03/2024