I buoni progetti non conoscono barriere di appartenenza politica. È un messaggio che giunge all’unisono dalla cerimonia di oggi nel salone dei marmi del Palazzo del Governo dove è stato firmato il contratto da parte della Port Authority di Fiume e dal concessionario del terminal Zagreb Deep Sea, il consorzio composto dal gruppo olandese APM Terminals B. V. e dalla croata ENNA Logic, rispettivamente con quote del 51 e 49 per cento. Si calcola che il valore del contratto sia di circa 20,5 miliardi di kune, mentre il consorzio verserà alla Port Authority fiumana 2 milioni di euro all’anno. La concessione scadrà tra 50 anni, ma il porto di Fiume intende raggiungere ben prima il primato nell’Alto Adriatico. Si conclude così il progetto Rijeka Gateway, varato nel 2003 con la firma del contratto avvenuta nello stesso posto di quello siglato oggi.
Sul futuro terminal di Molo Zagabria sono state già costruite una riva operativa di 400 metri e un’area complessiva di poco inferiore ai 200 mila metri quadrati per quello che si appresta a diventare il più importante centro intermodale nel traffico container verso l’Europa centrale e orientale. Il concessionario si impegna a costruire altri 280 metri di riva operativa e ad attrezzare lo scalo con le quattro gru STS, tra le portacontainer e il molo, 11 gru mobili, due su rotaia, 19 veicoli, 244 allacciamenti per le celle frigorifere e altri contenuti collaterali.
Progetto avviato nel 2003
Assieme alla ferrovia di pianura con due linee, il progetto di sviluppo del terminal container di Molo Zagabria è uno dei più importanti in Croazia. Alla cerimonia non poteva mancare il premier Andrej Plenkovi? che dopo il discorso ufficiale e i saluti agli invitati si è prestato alle domande dei giornalisti: “È un progetto importante per Fiume e per la Croazia, tra la Port Authority e un concessionario a cui fa capo la MAERSK, uno dei quattro principali operatori mondiali nel traffico container che si presenta assieme a un’impresa croata”. Il terminal dovrebbe iniziare a funzionare a pieno regime nel gennaio del 2024, tra poco più di due anni, mentre già nel 2025 si prevede che possa superare il milione di unità TEU. “Con questi investimenti il porto di Fiume diventerà senza dubbio il principale porto dell’Alto Adriatico. Nel frattempo verrà terminata la statale D403 che dal terminal condurrà all’allacciamento di Valscurigne con accesso diretto alla rete autostradale. Saranno coinvolte anche le Ferrovie croate che pianificano a sua volta investimenti importanti in questo senso. Siamo molto soddisfatti con questo progetto che era stato avviato quasi vent’anni fa”.
Il ministro del Mare, trasporti e infrastrutture Oleg Butkovi?, come il sindaco di FIume Marko Filipovi? e il vicepresidente della Regione Vojko Braut, non hanno mancato di riconoscere i meriti di tutti quelli che dal 2003 a oggi hanno contribuito alla realizzazione di un’opera che determinerà per molti versi lo sviluppo dell’economia fiumana, regionale e nazionale. Butkovi? ha aggiunto: “Fino a pochi anni fa c’erano tanti problemi nel realizzare il progetto del terminal, a partire dall’inesistenza di un adeguato allacciamento alla rete autostradale. Non avevamo nemmeno delle certezze che ci sarebbe stato interesse per la concessione, ma con alcune mosse, per prima quella della costruzione della D403, siamo riusciti ad arrivare a un concessionario di grande peso che gestisce un’ottantina di terminal in tutto il mondo. Con 1 milione di container all’anno dal 2025 al terminal Zagreb Deep Sea e il mezzo milione dell’Adriatic Gate in Brajdica supereremo Capodistria. Come ministro, devo dire di essere soddisfatto per il modo in cui si svolgono questo e altri progetti che riguardano lo sviluppo del porto fiumano in generale.
Grandi aspettative
Denis Vukorepa, direttore della Port Authority, l’abbiamo visto raggiante a salutare i nuovi partner, le autorità e i rappresentanti diplomatici di Danimarca, Olanda e Stati Uniti. “Questo è il contratto più grande nella storia del porto fiumano, per il suo peso economico e per la sua importanza. Anche se il progetto Rijeka Gateway formalmente si conclude qui, effettivamente continuerà a crescere nei prossimi cinquant’anni”. Nello stesso tono ottimistico si è espresso Morten Engelstoft, direttore esecutivo dell’APM Terminals come Pavao Vujnovac, presidente del gruppo Energia naturalis nell’ambito del quale opera l’ENNA Logic. Quest’ultimo ha annunciato che con l’aumento delle merci in transito si apriranno grandi prospettive per lo sviluppo economico: “Non ne trarrà beneficio soltanto il settore portuale e quello della logistica, ma tanti altri segmenti dell’economia. Con il porto fiumano collaboriamo già da tre anni nell’ambito del trasporto ferroviario e oggi, con il nostro partner, abbiamo l’opportunità di fare di questo terminal un punto di riferimento per la logistica a livello europeo”.
Marko Filipovi?, per la prima volta nella veste di sindaco, ereditando l’opera, riconosciuta anche dal ministro Butkovi?, dell’ex primo cittadino Vojko Obersnel, ha accennato al fatto che gli eventi storici non sono stati sempre clementi con Fiume che è comunque riuscita a mantenere la propria identità di città aperta e tollerante. Il porto ne è un simbolo: “Con questo terminal si apre un nuovo capitolo in un decennio all’insegna di grandi opere, alcune concluse e altre in via di realizzazione o che ci apprestiamo a realizzare. C’è sinergia tra la Città, la Port Authority, il Ministero, la Regione, un bell’esempio di come sia possibile lavorare insieme a prescindere dall’appartenenza politica. Sono fiero di poterne far parte”. In rappresentanza della Regione litoraneo-montana è intervenuto il vicepresidente Vojko Braut che ha ricordato che anche a livello regionale il porto ricopre una grande importanza e che nei progetti futuri c’è anche quello di estenderne le attività sull’isola di Veglia: “Gli interventi sulle vie di comunicazione e le attività economiche offriranno nuovi sbocchi per lo sviluppo in molte aree della Regione”.
Luca Vidotto
La Voce del Popolo – 05/11/2021