Scritto da «Osservatorio Balcani» on-line, giugno 09.
Il mestiere del cinema nei Balcani. Storia di un’industria e dei suoi protagonisti dagli anni settanta ad oggi, a cura di L. Chiodi – I. Dioli, Rovereto, Osservatorio Balcani e Caucaso, 2009, pp. 120.
A vent’anni dalla fine della guerra fredda, il cinema offre una prospettiva originale per l’approfondimento delle trasformazioni politico-sociali, economiche e culturali nell’Europa sud-orientale. Narrando le storie degli abitanti del microcosmo cinematografico balcanico, il volume analizza il segmento culturale che più di tutti ha plasmato l’immaginario collettivo delle società della regione, dall’apogeo degli anni settanta fino ai processi di globalizzazione degli ultimi anni. Il mestiere del cinema nei Balcani racconta l’industria del film in Albania, Bulgaria, Bosnia Erzegovina, Croazia e Serbia, la sua storia di strumento della propaganda di regimi comunisti, la crisi catastrofica degli anni novanta e il suo rapporto con il mercato globale del ventunesimo secolo. Approfondendo la conoscenza della «grande storia» attraverso quella delle persone che l’hanno vissuta, i saggi contenuti nel volume mostrano come, ancora oggi, il cinema costituisca un settore di eccellenza, in grado di contrastare la marginalizzazione culturale e politica dei Balcani negli ultimi decenni.
(Il libro è scaricabile in formato pdf sul sito ‹www.osservatoriobalcani.org›.)