Bartole: “Un’occasione per far conoscere il Maestro e celebrarne il genio oltre gli ambiti locali”
Il governo sloveno ha proclamato il 2022 come l’anno di Giuseppe Tartini. Nel 330.esimo anniversario della nascita il celebre violinista piranese verrà ricordato con varie iniziative che coinvolgeranno anche la locale Comunità degli italiani la cui sede si trova proprio nella casa natale del Tartini. Il Ministero della Cultura di Lubiana invita gli enti pubblici dell’ambito culturale a preparare e finalizzare progetti nel corso del 2022 che si ricolleghino alla ricorrenza in questione, sollecitando, tra l’altro, un quanto migliore coordinamento tra istituzioni scolastiche e turismo.
Quale l’importanza, ovvero che cosa comporta questa proclamazione di un “Anno Tartiniano” da parte del governo. Lo chiediamo ad Andrea Bartole, presidente della Comunità autogestita della nazionalità italiana di Pirano.
“E’ molto importante e di rilevanza per tutta la Comunità nazionale italiana, non solo di quella piranese” risponde Bartole. “Quest’iniziativa è stata promossa dal Comune di Pirano che si è dato molto da fare per arrivare a questo risultato. Ad impegnarsi in prima persona è stata la vicesindaco Manuela Rojec“.
Ora il risultato è ottenuto, quali dunque le prospettive?
“Questa dichiarazione da parte del governo per tutti gli enti culturali ci da l’opportunità di creare nuove collaborazioni anche al di fuori di Pirano, città natale di Giuseppe Tartini. Quindi qui si prospettano collaborazioni a livello dei quattro comuni costieri, a livello di tutte le Comunità degli italiani e delle Can del litorale ma, come si diceva prima, siccome lo spunto è per tutti gli enti culturali, qui ci saranno anche le opportunità per celebrare Tartini a livello nazionale e quindi provvedere a eventuali iniziative fuori dagli ambiti locali. E questo è veramente importante anche a livello di immagine e per le tradizioni e l’identità della Comunità nazionale italiana in Slovenia“.
Fonte: Radio Capodistria – 02/12/2021