La Municipalizzata Okolje di Pirano ha organizzato una visita guidata al cimitero cittadino di Pirano in collaborazione con la locale Comunità Autogestita della Comunità Italiana e la locale Comunità degli Italiani “Giuseppe Tartini”
Il cimitero è un luogo straordinario per scoprire e approfondire la storia di una comunità e l’identità di un territorio. Ogni tomba racconta una storia unica, fornendo informazioni preziose sulle vite delle persone sepolte lì. Le lapidi e le iscrizioni sulle tombe diventano finestre aperte sul passato, consentendo ai visitatori di comprendere meglio il contesto storico e culturale in cui queste persone hanno vissuto. Le occupazioni, le relazioni familiari e gli eventi storici che hanno influenzato le loro vite si rivelano come pezzi di una storia più ampia, creando un collegamento tra il passato e il presente. Questo viaggio nel tempo permette loro di connettersi con il patrimonio culturale e apprezzare l’importanza della memoria storica. Durante la visita al cimitero di Pirano, Daniela Milotti Bertoni, che ha lavorato per molti anni presso l’Istituto per la tutela dei beni culturali, unita territoriale di Pirano, e Aljoša Pucer, curatore del cimitero di Pirano, hanno sapientemente raccontato questo “archivio di pietra” e le informazioni che contiene, rispettivamente in italiano e sloveno.
La visita al cimitero di Pirano è un’opportunità per riflettere su come eventi passati abbiano influenzato il presente e per trarre insegnamenti per il futuro, per non dimenticare, come ci ha sottolineato Andrea Bartole, presidente della CAN piranese: “E’ un’iniziativa alla quale teniamo particolarmente, perché pensiamo che proprio promuovere il camposanto, la sua ricchezza em il suo significato, sia importante per il mantenimento della nostra identità”.
Anche il console generale d’Italia a Capodistria, Giovanni Coviello, ha voluto confermare la sua vicinanza al territorio e in particolare a Pirano: “E anche un voler essere vicini alle comunità italiane, perché ristrutturare il cimitero, significa curare anche la memoria delle nostre comunità, della minoranza. Uno degli obiettivi del Consolato Generale dello Stato italiano e che può contribuire come è già stato fatto in altre occasioni; insieme alle autorità locali alla ristrutturazione, per curare questi luoghi di importanza non solo affettiva ma anche storica”.
La Vicesindaca, Manuela Rojec, ci ha spiegato come il cimitero piranese è stato proclamato monumento culturale di importanza locale nel 2018. “Abbiamo avuto la fortuna, due mandati fa, di trovare una sinergia tale nel consiglio comunale da poter procedere con la tutela del nostro Camposanto come patrimonio culturale di importanza locale. Con il grande aiuto di Silvano Sao e, sulle orme di quello che aveva fatto Isola, siamo riusciti a fare approvare il decreto che tutela questo Camposanto. proclamato monumento culturale di importanza locale nel 2018 e dopo questo decreto si è potuto procedere anche alla tutela delle singole tombe. Tombe che sono state categorizzate in tre regimi di tutela e, questa era anche la nostra intenzione – non far cancellare la storia, la nostra storia, dalle tombe del Camposanto”.
Corrado Cimador
Fonte: Radio Capodistria – 31/05/2023