Scritto da Agenzia Balcani, 19/08/09
L’Associazione degli azionisti di minoranza della Elektroprivreda Crne Gore (EPCG) ha chiesto al Vice-Presidente del Governo, Vujica Lazovic, di pubblicare l’offerta del consorzio greco prima della firma del contratto con la società italiana A2A. Il presidente dell’Associazione, Vasilije Milickovic, ha chiesto di rivelare pubblicamente l’offerta effettuata dai membri del Consorzio di Golden Energy & Public Power Corporation valutata dal Governo montenegrino «inaccettabile». «Dalla nostra documentazione è possibile rilevare che l’offerta dei Greci è incondizionata, come ribadito già diverse volte dal consorzio stesso», ha detto Milickovic. Egli ha aggiunto che a causa di diverse contraddizioni e incoerenze, vi è il sospetto che Lazovic non abbia lavorato legalmente e che la decisione non sia stata adottata all’unanimità. La Commissione ha respinto l’offerta dei greci, perché hanno posto delle condizioni aggiuntive non contemplate nel bando di gara, come lo sfruttamento del bacino di Moce e la concessione per la costruzione di una centrale termoelettrica, oltre ad altre eccezioni alle regole di gara con riferimento al riscatto delle azioni di minoranza e il riacquisto da parte dello Stato della quota venduta. Al contrario, gli italiani hanno offerto un prezzo più basso, ma senza alcuna richiesta ulteriore.