Da venerdì 12 a domenica 14 maggio si è svolta a Treviso la novantesima Adunata Alpina, detta L’Adunata del Piave per celebrare il centenario della resistenza del Regio Esercito lungo quel fiume tra il novembre 1917 e l’ottobre 1918. Molto cospicuo è stato l’afflusso di Alpini e pubblico. Gli aderenti alle Sezioni profughe in patria di Zara, Pola e Fiume dell’Associazione Nazionale Alpini si sono incontrati alle 18 di sabato 13 nella Chiesa dei Carmelitani Scalzi per assistere a una messa in ricordo degli Alpini “andati avanti” e dei Caduti di tutte le guerre. Una tradizione che vige fin dagli anni ’50. Sui gradini dell’altare le bandiere di Pola, Fiume e Zara spiccavano insieme a quella italiana. In mezzo a queste il capogruppo di Zara Aldo Duiella, figlio di Matteo Duiella (storico organizzatore delle Adunate), aveva disposto alcuni cappelli alpini a forma di croce. Al termine della funzione, il capogruppo della Sezione di Pola Luigi D’Agostini ha ricordato i 70 anni dell’esodo a seguito del Trattato di pace, ha donato un’icona ai frati ed ha invitato tutti i presenti a cantare assieme il Va, pensiero. Domenica 14 le Sezioni profughe hanno capeggiato lo sfilamento esibendo uno striscione recante la scritta: «Gli Alpini dell’Istria, della Dalmazia e del Carnaro vivi o morti sono qui». Questa felice consuetudine ebbe origine all’Adunata di Firenze del 1957, su iniziativa dell’esule zaratino don Luigi Stefani, cappellano della Divisione Tridentina reduce dal fronte russo e organizzatore a Firenze del volontariato sociale. Il pubblico ha tributato numerosi applausi agli Alpini esuli e ai loro discendenti. All’ingresso principale della Chiesa di San Nicolò, dove sabato pomeriggio è stata celebrata una messa solenne in onore di tutti i Caduti, campeggiava un cartello con la dicitura su sfondo tricolore: «Pola Fiume Zara Presenti!». Chi desiderasse iscriversi ad una delle Sezioni profughe in patria può contattare la Sezione ANA di Venezia. In occasione dell’Adunata hanno avuto luogo varie mostre, tra cui una sul tenente alpino Cesare Battisti.
L’Arena di Pola, 5 giugno 2017