Scritto da Regione Friuli Venezia Giulia, 13/12/10
Pordenone, 13 dic – La Regione conferma il suo impegno nello sviluppo di progetti nell’area dei Balcani, sostenendo queste attività attraverso i fondi messi a disposizione dal capitolo della cooperazione internazionale, poste che per il 2011 saranno pari a 1 milione 150mila euro. Lo ha annunciato quest’oggi l’assessore regionale alle Relazioni internazionali Elio De Anna nel corso di una conferenza stampa tenutasi a Pordenone per illustrare gli esiti del progetto Acquis communautaire di cui lo IAL del Friuli Venezia Giulia è capofila. L’iniziativa di internazionalizzazione ha interessato circa 200 persone e una cinquantina di aziende accompagnate per incontri business to business nei paesi dei Balcani. In questo ambito, il presidente dello IAL Vittorio Brancati, e il direttore dell’istituto, hanno annunciato che il Friuli Venezia Giulia sarà partner di un centro a sostegno della formazione degli operai e dei tecnici che lavorano nel nuovo stabilimento Fiat Auto Serbia (FAS) con sede a Kragujevaz. De Anna ha ricordato che per il 2011 saranno due le linee di intervento che la Regione metterà in campo a sostegno dei progetti di cooperazione internazionale. «In particolare – ha affermato l’assessore – 700 mila euro verranno messi a disposizione per le iniziative che prevedono un bando e altri 450 mila per quelle a sportello».
«Il presidente Tondo – ha aggiunto De Anna – crede convintamente nella geopolitica che vede protagonista l’area dei Balcani e che noi sosterremo grazie alla cooperazione decentrata. Riteniamo, infatti, che proprio con lo sviluppo di piccoli progetti nati dal basso sia possibile ottenere risultati concreti e immediati, proprio quelli che servono realmente alla nostra imprenditoria locale in questo momento». «È necessario – ha spiegato poi De Anna, rivolgendosi agli imprenditori – che anche il mondo economico regionale scommetta insieme a noi nello sviluppo di questi progetti di cooperazione decentrata. Perciò chiediamo ai privati di sostenerci in modo tangibile e concreto, investendo proprie risorse accanto a quelle pubbliche: in questo modo la presenza diretta degli imprenditori li renderà più motivati e contribuirà alla crescita della nostra regione». «Non sarà più possibile – ha inoltre ammonito De Anna, ponendo un veto allo shopping aziendale – venire nella nostra regione, approfittare dei capannoni esistenti e della forza lavoro che opera nelle aziende senza lasciare qualcosa qui che possa contribuire allo sviluppo del territorio. Fare impresa deve avere anche un aspetto etico – ha concluso – e quindi chi viene da fuori e intende rilevare o iniziare una nuova attività facendo uso di risorse e mezzi del posto deve partecipare alla crescita dell’area in cui si è insediato». ARC/Com/FC