Scritto da «La Voce del Popolo», 09/11/09
LUBIANA – È previsto anche un incontro con i più alti esponenti della Comunità Nazionale Italiana di Croazia e Slovenia nell’ambito della seconda riunione del comitato misto italo-sloveno in programma oggi a Brdo presso Kranj. La delegazione italiana, guidata dal ministro degli Esteri Franco Frattini (vi fanno ancora parte i ministri delle Politiche agricole e dell’Ambiente Luca Zaia e Stefania Prestigiacomo, nonché i sottosegretari alle Infrastrutture e all’Istruzione Roberto Castelli e Giuseppe Pizza), vedrà alle 16,30 il presidente dell’Assemblea UI e deputato al Sabor Furio Radin, il deputato al Parlamento sloveno Roberto Battelli, il presidente della Giunta UI Maurizio Tremul e il presidente della CAN Flavio Forlani.
Per quanto riguarda il vertice italo-sloveno al centro dei colloqui ci sarà la costruzione del rigassificatore di Zaule il quale ha avuto disco verde dal governo di Roma, ma che non viene visto di buon occhio da Lubiana, motivo per cui i rapporti tra i due Paesi ultimamente si sono raffreddati un po’. Fonti interne al governo sloveno fanno sapere il ministro degli Esteri Samuel Žbogar farà presente alla controparte che la decisione di costruire il terminal non può venir presa unilateralmente, senza il consenso della Slovenia. Lubiana, infatti, per diversi motivi ritiene che la costruzione del rigassificatore sia quanto meno problematica, ma soprattutto non ha apprezzato il fatto che le critiche mosse sono rimaste inascoltate a Roma o perfino mai prese in considerazione. Il terminal LNG di Zaule verrebbe costruito dall’azienda spagnola Gas Natural, avrebbe una capacità di trasformazione di 8 miliardi di metri cubi all’anno, i costi dell’operazione si aggirano intorno ai 600 milioni di euro e ci vorrebbero 40 mesi per portare a termine la costruzione. L’incontro di oggi tra i ministri dell’Ambiente Erjavec e Prestigiacomo sarà la prima occasione per uno scambio di idee e per eventualmente appianare i dissidi. Erjavec spera che le rimostranze mosse dal suo dicastero verranno prese in esame. Davanti al Parlamento sloveno è prevista una manifestazione di protesta contro la costruzione dei rigassificatori nel golfo di Trieste.
Oggi a Brdo si parlerà anche di prospettive dell’Unione Europea con l’entrata in vigore del Trattato di Lisbona, del futuro dei Balcani, di immigrazione e non mancherà, almeno da quanto si annuncia da parte slovena la questione legata alla sua minoranza in Italia che rischia di vedere ulteriormente ridotti i fondi provenienti dal bilancio. A causa della crisi globale, tempo fa Roma aveva annunciato il taglio di un milione di euro destinato alla minoranza slovena in Italia. Susseguentemente il premier Pahor, in accordo con il suo omologo Berlusconi, è riuscito a far ritornare l’Italia sui propri passi, anche se la proposta di Finanziaria per il 2010 prevede nuovamente un sensibile diminuzione dei fondi previsti per la minoranza slovena, ossia 4 milioni di euro invece dei 5 del 2009. Un ulteriore calo a 3,12 milioni di euro è previsto negli anni 2011 e 2012. Dopo l’incontro con i vertici della comunità slovena in Italia e in accordo con il ministro per gli sloveni nel mondo Boštjan Žekš, la Slovenia chiederà a Frattini il rispetto degli obblighi presi dall’Italia nei confronti della minoranza slovena. (fas)