Scritto da Società di studi storici e geografici, Pirano
15 APRILE 2016, ORE 9.00-13.30 TRIESTE, BIBLIOTECA STATALE «STELIO CRISE» (LARGO PAPA GIOVANNI XXIII, 6) – 16 APRILE 2016, ORE 9.30-17.00 ISOLA (SLOVENIA), PALAZZO MANZIOLI (PIAZZA MANZIOLI, 5) Le battaglie dell’Isonzo inquadrate nella politica internazionale, il Comando Supremo italiano di Luigi Cadorna, l’esperienza di guerra italiana e quella austroungarica sul fronte carsico, la guerra di mine, gli attacchi col gas, la vita nelle cavità naturali, il logoramento dell’esercito austroungarico, la propaganda, la guerra nella letteratura, nell’arte e nella musica, la memoria. Saranno i temi principali del Convegno Internazionale di Studi «Doline di dolore: le battaglie dell’Isonzo», che avrà luogo venerdì 15 aprile 2016 presso la Biblioteca Statale «Stelio Crise», Largo Papa Giovanni XXIII 6, Trieste a partire dalle ore 9.00 e sabato 16 aprile 2016 a Isola (Slovenia) presso la sede della Comunità italiana di Palazzo Manzioli dalle ore 9.30 alle ore 17.00. A Isola, la giornata di studio sarà seguita dalla mostra «Sine linea» di artisti contemporanei a confronto sulle linee di demarcazione del primo conflitto mondiale, organizzata dall’associazione IoDeposito di Pontebba (Udine). Il Convegno, promosso e organizzato dal Centro Studi Adria-Danubia (CESAD) e dall’Associazione Culturale Italoungherese «Pier Paolo Vergerio» di Duino Aurisina in collaborazione con la Società di studi storici e geografici di Pirano, con l’Università dell’Ungheria Occidentale di Szombathely e col Gruppo Ermada F. Vidonis, rientra nel progetto «Isonzo-So?a 1915: voci di guerra in tempo di pace» sostenuto dalla Regione Friuli Venezia Giulia. Gli incontri di Trieste e Isola saranno seguiti il 10 maggio 2016 dal convegno internazionale «L’Isonzo nome–simbolo tra Italia e Ungheria» e dalla mostra «Isonzo, le dodici battaglie», organizzata dal Gruppo Ermada F. Vidonis, che avranno luogo a Szombathely (Ungheria) presso la Facoltà di Magistero dell’Università dell’Ungheria Occidentale, Polo Universitario Savaria, che insieme con il CESAD e la «Vergerio» co-organizza e sostiene l’evento. Questa iniziativa intende avviare una riflessione sul significato che lo scoppio della Grande Guerra e l’esperienza del fronte hanno rappresentato per i popoli che hanno partecipato al conflitto, in modo da offrire alle giovani generazioni uno spunto di meditazione sul conflitto stesso, sui rapporti tra le differenti popolazioni che vi hanno partecipato e sull’importanza della pace.