L’assemblea degli azionisti del Porto di Capodistria ha deciso di destinare 35 milioni di euro per il pagamento dei dividendi dall’utile di bilancio dello scorso anno, che ammontava a 50,23 milioni di euro: la proposta è arrivata dal consiglio di amministrazione e dal suo presidente, Boštajn Napast, che si appresta a lasciare l’incarico
Il dividendo lordo per ogni singola azione è di 2,50 euro, più del doppio dello scorso anno. Nel 2022, lo ricordiamo, nonostante le difficili congiunture economiche internazionali, lo scalo ha registrato un giro d’affari record, con un fatturato complessivo pari a 313,5 milioni di euro e un utile netto di 74,2 milioni di euro.
Record anche per quanto riguarda le merci movimentate. La fetta più grossa dei dividendi andrà allo stato, che detiene una quota di proprietà diretta del 51 percento; seguono con l’11 percento la holding statale SDH e con il 5 percento la società per i capitali, che a sua volta fa riferimento allo stato. Andamento positivo pure quest’anno. Nel primo trimestre fatturato di oltre 80 milioni di euro e utili per 16 milioni e mezzo.
In base ai piani di gestione, resi noti ad aprile, per l’intero 2023 si prevede comunque un calo del giro d’affari e degli utili, la movimentazione merci dovrebbe invece rimanere ai livelli dello scorso anno. Il porto verrà guidato sino a fine giugno da Boštjan Napast, che lo scorso mese ha raggiunto un accordo per la cessazione anticipata del mandato. Il timone verrà assunto ad interim da Nevenka Kržan, componente del Consiglio di amministrazione.
Nel frattempo, verrà emesso un bando pubblico per il nuovo presidente. Napast, alla guida del gruppo portuale dal dicembre 2021, ha detto di lasciare la società con sensazioni positive, valutando che è stata creata una piattaforma adeguata per l’ulteriore sviluppo dello scalo, essendo riusciti a calamitare parte dei carichi tradizionalmente vincolati ai porti settentrionali, Un altro elemento positivo, la costruzione di nuovi stabilimenti industriali in aree strategiche, soprattutto in Ungheria, Polonia e Slovacchia, che hanno come punto di riferimento proprio il porto di Capodistria.
Delio Dessardo
Fonte: Radio Capodistria – 28/06/2023