Scritto da «La Voce del Popolo», 19/08/09
Alla fine del mese di luglio la disoccupazione in regione era del 6,8 %, che rappresenta il meno due percento rispetto alla media nazionale. «La nostra area è caratterizzata dalla tipica oscillazione stagionale, dato che molti profili sono richiesti molto o in numero elevato, solamente durante la stagione turistica» commenta l’apparente situazione positiva, la direttrice dell’Ufficio di collocamento di Capodistria, Mira Furlan. Infatti, nei centri di Capodistria, Isola, Pirano, Postumia, Sessana ed Ilirska Bistrica, i disoccupati iscritti ai centri di collocamento erano 4768, cioè il 47% in più rispetto allo stesso mese del 2008. La responsabile dell’unità capodistriana annuncia però, che la disoccupazione peggiorerà negli ultimi mesi dell’anno, «Soprattutto di questi tempi, ci aspettiamo un calo più pesante rispetto agli anni passati, a causa della recessione.
Normalmente, dopo l’estate rientrano molti lavoratori precari, con un livello d’istruzione sotto la media, ai quali si aggiungono nuovi giovani, che sono arrivati alla fine del percorso di studi e sono in cerca del primo impiego», specifica. L’ente capodistriano non rileva profili particolarmente deficitari, ma una situazione generica di ristagno, che rispecchia le difficoltà della sfera economica, la quale condiziona tutti i settori del lavoro. Solamente ad Isola registrano una media di disoccupazione più alta, caratteristica per i quadri sopra i ciquant’anni, per coloro che sono senza impiego da più tempo, per le donne e per chi ha solamente l’educazione elementare – situazione riconducibile alla liquidazione della fabbrica Mehano nel 2008. A causa dell’atteso aumento dei disoccupati, oltre agli aiuti economici offerti dall’Ufficio di collocamento e dal Centro per il lavoro sociale, sono di grande aiuto pure tutte le donazioni di Croce Rossa e Caritas, «Inoltre, per il mese di agosto prevediamo di aumentare gli stanziamenti dagli 80 ai 120 euro a testa, per coloro che hanno delle sovvenzioni minori ai 313 euro mensili» conclude la responsabile Mira Furlan. (jb)