Croazia: a Fiume una mostra su 70/o trattato di pace con Italia

A Zagabria si decide su rimozione nome Tito da piazza città.

Nel centro di Fiume (Rijeka in croato), sul famoso Corso nella zona pedonale, viene inauguratauna mostra all’aperto dedicata al 70/o anniversario del Trattato di Pace con l’Italia, in base al quale la Jugoslavia socialista ottenne l’Istria, vaste zone del Carso sloveno sul corso dell’Isonzo e le città di Zara e Fiume.La mostra è composta da 20 pannelli fotografici che illustrano gli eventi e le circostanze politiche e sociali in quegli anni a Fiume, come anche il contesto storico che portò all’annessione di queste regioni alle odierne Slovenia e Croazia.Il Trattato di Pace fu firmato a Parigi il 10 febbraio del 1947 – in Italia data della Giornata del Ricordo delle foibe e dell’esodo degli italiani da queste terre – ed entrò in vigore il 15 settembre dello stesso anno, data che in Croazia segna la Giornata in memoria del ritorno della sovranità sull’Istria e Fiume.Riferendosi alle accese polemiche in corso in Croazia da mesi sul retaggio dell’epoca comunista, il sindaco di Fiume, Vojko Obersnel, ha sottolineato che l’integrazione di Fiume e dell’Istria alla Jugoslavia socialista (e di conseguenza alla Croazia contemporanea), non sarebbe stata diplomaticamente possibile senza la precedente vittoria del Movimento di Liberazione partigiano, guidato dal maresciallo Josip Broz Tito, nella Seconda guerra mondiale sul territorio jugoslavo. “Pertanto, almeno per questa ragione non si dovrebbero toccare la sua memoria, nonostante alcuni aspetti negativi (del comunismo e di Tito, ndr)”, ha detto Obersnel.Questa affermazione non è affatto casuale dato che domani il Consiglio comunale di Zagabria dovrebbe votare una mozione per rimuovere il nome di Tito da una delle più belle piazze del centro della capitale croata, dedicata al Maresciallo nel 1946. L’iniziativa è la conseguenza di una inedita coalizione tra il sindaco populista Milan Bandic, rieletto primo cittadino lo scorso giugno, e un nuovo partito di estrema destra senza i cui voti Bandic non può governare. A Fiume invece il nome di Tito resta sulla piazza-ponte che dal 1924 al 1947 segnava il confine tra il Regno d’Italia e la Jugoslavia.

Ansa, 30 agosto 2017