Coordinamento Adriatico al festival di èStoria 2022

Sono trascorsi cent’anni da quando il Fascismo si è affermato in Italia come un vento prepotente che ha sferzato per vent’anni il Paese. Molto è stato documentato, scritto, filmato, elaborato riguardo al fenomeno e molti sono gli interrogativi ancora aperti. Il Festival èStoria di quest’anno intitolato Fascismi – e quindi proteso in uno sforzo comparativo – risponde a un anelito di conoscenza troppo spesso inquinato dalla lotta politica. “L’Italia è un paese che non ha mai fatto i conti con il fascismo” si dice spesso quando si vuole legare a tutti i costi l’esperienza mussoliniana con l’oggi, quasi che il Fascismo alberghi ancora, tale e quale, tra di noi. Riteniamo che simili semplificazioni, tipiche della cultura reazionaria, debbano essere rifiutate e che il Fascismo vada analizzato in profondità nel tentativo di fare emergere un quadro più sfaccettato e complesso di quanto si è soliti fare.
La nostra interrogazione del passato fascista – italiano ed europeo – procederà in maniera rigorosa, scevra degli orpelli che un festival potrebbe esigere, in un percorso quasi geometrico con alla base le origini e, simmetricamente ai due lati, l’ascesa e la caduta. A Gorizia converrà un’intera generazione di studiosi che hanno scritto e stanno ancora lasciando un segno importante negli studi sui totalitarismi novecenteschi: la storia “parlata” del festival confermerà la nostra vocazione didattica e scientifica, più che quella spettacolare, un’impronta di serietà su una stagione la cui importanza ci lascia ancora attoniti.

Adriano Ossola
Ideatore e curatore del Festival èStoria

La XVIII edizione di èStoria, Festival internazionale della storia di Gorizia, torna in presenza con l’argomento Fascismi e Coordinamento Adriatico Aps sarà presente in un panel organizzato in collaborazione con l’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia.

Venerdì 27 maggio alle ore 16:30 presso la Sala Dora Bassi (via Giuseppe Garibaldi, 7 – ingresso libero) verrà presentato il volume a cura di Davide Rossi e Davide Lo Presti “Nazionalizzazione e amministrazione tra le due guerre. Il Ministero per le Terre Liberate tra tensioni politiche e crisi istituzionali”(Franco Angeli, Milano 2021). Il Ministero per le Terre Liberate dal Nemico venne istituito dopo la Grande guerra per dirigere e coordinare in maniera unitaria la ricostruzione del sistema economico e produttivo delle Nuove Province: Trento con l’Alto Adige e Trieste con la Venezia Giulia ed il Carnaro. Col tempo furono attribuite ulteriori funzioni, come la stabilizzazione degli oltre 600.000 profughi, la gestione dei risarcimenti dei danni di guerra subiti dai cittadini dei territori acquisiti, la riedificazione delle opere pubbliche nelle zone coinvolte nei conflitti. All’incontro moderato da Lorenzo Salimbeni (responsabile comunicazione Anvgd) interverranno i due curatori dell’opera Rossi (avvocato e docente di Storia e Tecnica delle Codificazioni e Costituzioni Europee all’Università degli Studi di Trieste) e Lo Presti (avvocato e dottore di ricerca in Diritto ed Economia dell’Impresa Discipline Interne ed Internazionali) ed il Prof. Giuseppe Parlato (Università degli Studi Internazionali di Roma).