Capriva si è risvegliata con le scritte rosse impresse sul bianco. La parete è quella dell’Ara degli Arditi, monumento collocato su proprietà privata lungo la strada regionale 56, dedicata al corpo dell’esercito celebre nella Grande guerra per le azioni d’assalto contro le trincee nemiche. Un gesto che arriva all’indomani del ritiro del patrocinio dell’amministrazione comunale alla manifestazione promossa dalla Federazione nazionale arditi d’Italia proprio nella località friulana e a Manzano.
Anche nella Capitale della sedia, peraltro, sono comparse scritte rivolte contro gli Arditi e il fascismo. “Contro il militarismo, diserzione e sabotaggio” e “Nella storia i fascisti si appendono a testa in giù” sono le frasi impresse con lo spray sul monumento, curato dalla stessa Fnai. L’area è inserita nel programma delle celebrazioni per il secolo di storia dell’organizzazione, nonché per i 105 anni dalla nascita del corpo, presso la caserma della Sdricca, area oggi rurale di Manzano. Un gesto che ha lasciato senza parole il sindaco, Daniele Sergon.
Al netto della decisione di non patrocinare più l’iniziativa in programma il 30 e 31 luglio, infatti, il primo cittadino si è detto “scioccato, è opera di persone stupide. Esprimo la mia vicinanza all’associazione e a tutti quei volontari che, da anni, si occupa di tenere pulita e curata l’area. La decisione di rimuovere il patrocinio era legata all’inserimento di alcuni eventi all’interno del programma, non sul valore storico dell’iniziativa”. Le scritte sono state fatte nella notte, sui lati della costruzione che danno sull’arteria che porta a Gorizia e Cormons.
Dell’accaduto sono stati informati i carabinieri e la Digos. L’appuntamento all’Ara si terrà domenica mattina con la cerimonia a partire dalle 9. Qui ci saranno i discorsi ufficiali delle autorità presenti e dei vertici del sodalizio combattentistico. [Timothy Dissegna – Il Goriziano – 28/07/2022]
Quest’ultimo, in un comunicato diffuso dalla Presidenza nazionale, ha denunciato che “una campagna mediatica di disinformazione e di odio ha contribuito ad innescare un assurdo clima di disprezzo e di caccia alle streghe, diramando notizie e dati storici falsi e privi di fondamento sugli Arditi e sulla F.N.A.I.”.
Sulla vicenda è intervenuto pure il prof. Ugo Falcone (Società Italiana di Storia Militare):
“Esprimo tutto il mio sdegno per lo spregevole atto vandalico che si è consumato alle storiche Casermette di Sdricca di Manzano (Udine) – e al monumento di Capriva del Friuli (Gorizia) – dove si addestrarono tanti soldati italiani volontari nel Reparto degli Arditi durante la Prima guerra mondiale. Imbrattare le mura e distruggere lapidi commemorative di uomini che hanno coscientemente sacrificato la loro vita è un atto vile e senza alcuna motivazione storica in quanto gli Arditi, sin dal 1917, furono un reparto cosiddetto di élite militare e apolitico, tanto che i molti volontari erano sia di destra che socialisti e addirittura anarchici. Ringrazio pubblicamente il giornalista Omar Costantini per averne dato notizia e il Comando locale dei Carabinieri che sta già conducendo le indagini sul luogo”. [LS]