Scritto da «La Voce del Popolo», 09/02/15
lunedì 09 febbraio 2015
In un dialogo Roma-Trieste e poi con tutte le altre realtà in Italia e nel Mondo, si svolgerà il Giorno del Ricordo 2015. Nella capitale nel pomeriggio di martedì, 10 febbraio, avrà luogo la manifestazione nella Sala della Regina della Camera dei Deputati alla presenza del presidente Sergio Mattarella. È stato proprio il neoletto Capo dello Stato a chiedere lo spostamento della cerimonia al pomeriggio, che tradizionalmente si svolgeva nel corso della mattinata, per poter partecipare dopo aver espletato importanti incarichi presso la Corte dei Conti. A Trieste, capitale morale dell’esodo e città in cui si concentrano la maggior parte delle associazioni degli esuli, il 10 febbraio (ore 15) ci saranno Gianfranco Fini e Luciano Violante, nella sala del Ridotto del Rossetti a ragionare dei significati della celebrazione che hanno contribuito a fare diventare legge. Si deve proprio alla loro partecipazione al primo giorno del Ricordo in assoluto, nel 2013 nel Quartiere giuliano-dalmata di Roma, l’inizio di un importante dialogo sull’opportunità di una legge ad hoc, presentata dall’on. Roberto Menia e votata il 30 marzo del 2004.
COORDINAMENTO TRA LE ASSOCIAZIONI.
Ormai è storia, giusto affrontare dei bilanci. Lo fa anche Trieste, sottolinenando l’importanza di un coordinamento tra le associazioni locali, che anche quest’anno segnalano l’evento con tante iniziative. “Vogliamo così scongiurare le sovrapposizioni” ha affermato il vicesindaco Fabiana Martini, alla conferenza stampa di sabato in Municipio per presentare il programma completo che anche quest’anno il Comune ha provveduto a coordinare e stampare. Hanno partecipato all’incontro il presidente della Provincia Maria, Teresa Bassa Poropat, il presidente della Lega Nazionale e del Comitato per i martiri delle foibe co-organizzatore delle iniziative assieme a Comune e Provincia, Paolo Sardos Albertini, nonché i rappresentanti degli istituti e associazioni aderenti tra i quali l’Unione degli Istriani, l’IRCI, l’Associazione delle Comunità Istriane, la Federazione degli Esuli, l’ANVGD e CDM, l’Associazione Giuliani nel Mondo, la Federazione Grigioverde e l’Associazione Nazionale Alpini-Sezione di Trieste.Il programma delle iniziativeOgnuno ha avuto modo di illustrare il programma delle iniziative che procedono parallelamente, unico “gesto” congiunto, la posa di una corona di tutte le associazioni alla Foiba di Basovizza. Sugli altri luoghi della memoria, le cerimonie si svolgeranno in contemporanea, ma con corone separate in rappresentanza delle singole realtà a sottolineare un’autonomia anche storica dell’associazionismo degli esuli che persiste, ma che si stempera e si amalgama nel perseguimento di determinati obiettivi, di cui il Giorno del Ricordo è la massima espressione. Per cui emerge una progressiva crescita dell’insieme delle iniziative legate al Giorno del Ricordo. “Una crescita – ha detto la Martini – che si evidenzia nella sempre maggior partecipazione alle numerose e importanti manifestazioni collegate, e ciò non solo a Trieste, ma finalmente anche nel resto d’Italia, “esportando” fuori dalla nostra ristretta area la storia e le vicende di queste terre: una memoria che giustamente non doveva rimanere soltanto ‘locale’, ma diventare patrimonio dell’intero Paese. Esattamente nello spirito della Legge del 2004 che ha definito il Giorno del Ricordo come solennità nazionale italiana.”
CUCINA ISTRIANA ALL’IRCI.
Sottolineato anche il sempre maggiore coinvolgimento delle scuole e dei giovani e lo straordinario ruolo svolto dallo spettacolo di Simone Cristicchi “Magazzino 18” per la regia di Antonio Calenda, fiore all’occhiello della produzione del Rossetti nel 2013. Tanto che anche quest’anno, il cuore delle manifestazioni saranno il C.R.P. di Padriciano, che ha registrato quasi 23.000 visitatori, tra cui molti studenti, lo stesso Magazzino 18 e la prima cellula di quello che diventerà il Museo della Civiltà Istriana Fiumana e Dalmata di via Torino. In quest’ultima sede, dove sarà visibile una parte della cucina istriana con una cappa recuperata al Magazzino 18, si svolgerà anche una seduta straordinaria della Provincia di Trieste il 12 febbraio. La cerimonia di presentazione di questo primo nucleo della mostra all’IRCI, è stato illustrato da Maria Masau Dan, direttrice dei Civici Musei di Storia e Arte e vicepresidente dell’IRCI: mercoledì 11 febbraio, alle ore 17, in via Torino 8, si svolgerà l’evento denominato “Carte e sapori d’Istria e di Dalmazia” ovvero la presentazione di una parte della sala dedicata alla Cucina Istriana e la contestuale presentazione pubblica dell’Archivio del CLN dell’Istria, “fonte di fondamentale importanza storica per lo studio di quegli avvenimenti”.
LA CERIMONIA ALLA FOIBA DI BASOVIZZA.
È stato Paolo Sardos Albertini a fornire alcuni dettagli sulla cerimonia solenne di martedì mattina al Monumento nazionale della foiba di Basovizza, che inizierà alle ore 10 con l’ingresso dei Gonfaloni di Trieste, di Muggia, della Provincia e della Regione e l’Alzabandiera, per proseguire quindi con gli Onori ai martiri delle foibe, la deposizione di corone delle istituzioni e delle associazioni, la consegna delle medaglie concesse dal presidente della Repubblica ai familiari di infoibati, la Santa Messa in suffragio dei caduti di tutte le foibe celebrata da S.E. l’Arcivescovo Giampaolo Crepaldi, la lettura della “Preghiera per gli infoibati” composta dall’Arcivescovo Monsignor Antonio Santin, gli interventi delle autorità e del sindaco Roberto Cosolini. Sempre martedì, dopo la cerimonia a Basovizza, una delegazione si recherà a rendere omaggio alla Foiba di Monrupino. Anche quest’anno due autobus gratuiti partiranno da piazza Oberdan, alle ore 9, a disposizione di cittadini e studenti che intendessero raggiungere la Foiba di Basovizza per partecipare alla cerimonia. Il rientro a Trieste è previsto al termine della stessa (verso le ore 11.30-12), sempre in piazza Oberdan.
LE ALTRE INIZIATIVE IN ITALIA.
Presentate poi tutte le altre iniziative con il conferimento del premio Histria Terra dell’Unione degli Istriani a Giuseppe de’ Vergottini, conferenze e mostre che si svolgeranno nel corso del mese di febbraio, per concludersi presso l’Associazione delle Comunità Istriane con la conferenza di Mons. Ettore Malnati su “Monsignor Santin e l’impegno per i diritti umani” il 26 febbraio. Tra le iniziative editoriali da segnalare la ristampa, ad opera dell’Unione degli Istriani, del volume di Cesare Battisti “La Venezia Giulia: cenni geografici statistici”, uscito postumo nel 1920, quattro anni dopo la sua morte per impiccagione. La presentazione il 26 febbraio. …E NEL MONDO. Il 10 Febbraio verrà celebrato in tutto il mondo, come ha spiegato Dario Locchi, presidente dell’Associazione Giuliani nel Mondo. Ha quindi ricordato in particolare una conferenza-dibattito al Consolato italiano di New York, una cerimonia al Monumento alle foibe a Johannesburg (Sudafrica), un incontro commemorativo al Consolato italiano di Shanghai, incontri e mostre in molti luoghi dell’emigrazione in Canada, Australia, Brasile, Cile, Uruguay, nonché a Milano e a Roma. Nelle altre città italiane annunciate tante cerimonie ai monumenti, piazze e vie che ricordano i Martiti delle foibe. Massiccio l’impegno degli storici chiamati a parlare delle vicende dell’Adriatico orientale, gli incontri nelle scuole con i testimoni dell’esodo, mostre, spettacoli. Se Giuseppe de’ Vergottini verrà premiato a Trieste, un altro dalmata eccellente, Franco Luxardo verrà insignito del premio “Dignità giuliano-dalmata” in quel di Assisi a cura dell’ANVGD di Perugia. Sottolineato anche il contributo del media che sempre più affinano la percezione dell’evento, dando del Giorno del Ricordo un’immagine di rinnovata curiosità e non di notizia a confutazione. Vedi Porta a Porta di qualche sera fa o il bellissimo film di Elisabetta Sgarbi su “Trieste contesa” andato in onda su Rai5 sabato sera. A dieci anni dal primo Giorno del Ricordo dopo il voto alla legge del 30 marzo 2004, le celebrazioni continuano un cammino civile di consapevolezza e conoscenza, da costruire, ma già importante. Anche l’Istria e Fiume “ricorderanno” e forse nei prossimi anni, le manifestazioni verranno riportare insieme in un grande calendario che appartiene ad un unico popolo, seppur sparso.