Sul portale Dalmatitaliani.org si arricchisce la biblioteca online grazie al nuovo dono della Società Dalmata di Storia Patria – Venezia. Il libro di Luciano Monzali “Antonio Tacconi e la Comunità Italiana di Spalato” ora è scaricabile gratuitamente qui sul sito dei Dalmati Italiani nel Mondo, utile per comunità, scuole, università e biblioteche.
“Questa ricerca – spiega Monzali nell’introduzione – si fonda su ricerche compiute in biblioteche ed archivi austriaci, croati, serbi e italiani. In particolare, molto ricchi di documentazione sulla storia degli italiani di Spalato e della Dalmazia sono i Fondi custoditi presso l’Archivio storico del Ministero degli Esteri italiano a Roma.”
Spalato, principale centro costiero della Dalmazia e seconda città della Croazia, è stata per secoli una comunità urbana multietnica e bilingue, abitata da slavi dalmati, italiani, croati e ebrei. Il fine di questo volume è la ricostruzione di alcuni momenti fondamentali della storia di uno dei gruppi nazionali che più profondamente hanno segnato la storia della città, ovvero la collettività italiana. Si è cercato di fare ciò attraverso lo studio della biografia di uno dei principali leader politici italiani di Spalato nella prima metà del Novecento, l’avvocato Antonio Tacconi. Discendente di una famiglia lombarda emigrata in Dalmazia, espressione della borghesia autonomista e italiana, Tacconi fu dirigente del Partito autonomo-italiano negli ultimi anni della dominazione asburgica, per poi divenire uno degli animatori del Fascio Nazionale Italiano spalatino, l’organizzazione che si battè per l’annessione di Spalato all’Italia dopo il 1918. Nominato senatore del Regno d’Italia nel 1923, Tacconi fu la guida politica della comunità italiana di Spalato fra le due guerre mondiali, divenendo sindaco della città durante l’occupazione fascista. Come la maggior parte dei suoi connazionali, fu costretto ad abbandonare la Dalmazia dopo la seconda guerra mondiale, per trasferirsi in Italia, dove morì nel 1962. Una figura complessa e controversa, quella di Tacconi. Il suo passionale e romantico nazionalismo italiano è comprensibile solo se studiato nel suo specifico contesto storico-politico, quello dell’epoca delle lotte nazionali nell’Impero asburgico e della successiva diffusione delle ideologie autoritarie e totalitarie (i nazionalismi conservatori autoritari, i fascismi e i comunismi) in Europa centrale e meridionale. La sua personalità e la sua azione politica, in gran parte spese nella difesa dell’identità culturale e nazionale della collettività italiana di Spalato, sono studiate in questo volume abbandonando le schematizzazioni ideologiche e propagandistiche e ponendosi, piuttosto, sul terreno della ricostruzione storica rigorosamente documentata. Mediante l’analisi dell’attività politica del senatore è stato possibile ricostruire e comprendere i difficili problemi e le drammatiche sfide che la comunità italiana spalatina si trovò ad affrontare nella prima metà del XX secolo. In modo tragico la vita di Antonio Tacconi coincise con il declino e il tramonto degli italiani di Spalato, che, per molti secoli elemento dominante nella vita della città, nel corso della prima metà del Novecento vennero distrutti come comunità organizzata, vittime dell’evoluzione sociale, economica e nazionale della società dalmata, ma soprattutto della politica violenta ed intollerante di sistemi autoritari e illiberali come la Iugoslavia monarchica, l’Italia fascista e il regime totalitario comunista iugoslavo.