Scritto da Agenzia Balcani, 27/08/09
La procura dell`Anti-mafia di Catanzaro ha presentato una richiesta per l`inizio del processo contro 34 persone, arrestate nell’ambito dell’operazione “Scutari”, cittadini italiani, albanesi e romeni, sui quali grava l`accusa del traffico di narcotici dall`Albania verso l`Italia. L`inchiesta per il traffico di droga, in mano probabilmente ad esponenti della ‘Ndrangeta cosentina, si è conclusa con un blitz della Guardia di Finanza nell’ottobre di un anno fa. Lunedì 31 agosto si svolgerà la seduta preliminare presso il Tribunale di Catanzaro, in via urgente, visto che sta per terminare il termine della carcerazione preliminare per i soggetti arrestati. Durante l’udienza, il giudice Tiziana Macrì, valuterà quale degli arrestati verrà portato in giudizio. L`accusa verrà presentata dal Vice Procuratore dell`Anti-mafia, Vincenzo Luberto, il quale ha autorizzato le inchieste dirette da GIP di Catanzaro, sin dagli inizi nel 2005.
Le inchieste hanno mostrato un forte legame tra Calabria-Albania per il Commercio di droga, destinato al mercato italiano e a quello europeo. Durante questi anni, sono stati sequestrati circa 500 chilogrammi di cocaina, eroina e marijuana. Secondo gli inquirenti, il traffico veniva organizzato da albanesi, romeni, ma anche calabresi, il quali controllavano il flusso dei narcotici, assicurando che nessuna quantità di droga proveniente dall`Est venisse distribuita sul mercato calabrese, senza prima passare da Altomonte (Cosenza). L`inchiesta sul caso, prodotta dalla collaborazione tra la procura di Catanzaro e quella di Roma, è iniziata nel 2005 nel quadro in cui fu sequestrato una grande quantità di narcotici. L`Operazione “Scutari” portò all’arresto di 20 persone, e a seguito delle inchieste, il numero degli arresti è salito a 34.