«Un protagonista della storia in una stagione di grandi sofferenze, che ha rivendicato la propria identità scegliendo il confronto e non la divisione»“
È morto nella notte del 28 aprile a Roma Lucio Toth, presidente onorario dell’Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia ed ex presidente della Federazione delle associazioni degli esuli istriani, fiumani e dalmati. Nato a Zara il 30 dicembre 1934. È stato senatore della Dc, magistrato cassazionista e presidente dell’Anvgd nel 1992 e membro della Commissione storico-culturale italo-slovena.
La presidente della regione Fvg Debora Serracchiani lo ricorda come «un testimone lucido e intransigente dell’esodo, che ha saputo nel corso della sua vita costruire, dalle macerie della diaspora, un percorso che ha poi portato al riconoscimento storico, morale e istituzionale di quanto accadde agli esuli istriani, fiumani e dalmati al termine della seconda guerra mondiale. L’insegnamento che ci lascia è quello di aver saputo declinare l’ingiustizia non nel rancore e nell’odio, ma nel dialogo e nella capacità di ricercare la verità per condividerla con l’intero paese».
«Penso al suo ruolo esercitato con caparbietà e saggezza nell’iter dell’istituzione del Giorno del ricordo – continua Serracchiani – così come nella diffusione della storia dalmata attraverso la letteratura, scrivendo romanzi e saggi. A tal riguardo ritengo doveroso che le istituzioni, non solo locali, valorizzino in futuro adeguatamente il ricordo di una figura come Lucio Toth, il quale ha avuto il grande merito di essere stato un protagonista della storia che, partendo da una stagione di grandi sofferenze, ha rivendicato la propria identità – conclude – scegliendo sempre la strada del confronto e mai quella della divisione».
Trieste Prima, 30 aprile 2017